Riqualificazione Parco di Villa Borletti
Il progetto, che risale al 2008, aveva come obiettivo da un lato la conservazione del sedime storico del parco dove questo era ancora ben riconoscibile, dall’altro la formazione di uno spazio urbano che, tenendo conto delle preesistenze e della storia ed entrando in dialogo con l’intorno, potesse dar luogo a un disegno complessivo unitario.
Era necessario dunque dare ordine agli elementi frammentati formatisi a seguito dei vari rimaneggiamenti subiti nel tempo dal parco e prevedere la ristrutturazione degli spazi verdi partendo dalla valutazione degli aspetti legati alla sicurezza e allo stato di salute delle piante, asportando perciò gli alberi deperiti e non recuperabili, mal posizionati e senza futuro.
L’asse principale collega villa Borletti alla porzione terminale del parco, separata dalla via Visconti, e con i nuovi percorsi di attraversamento unisce i punti d’interesse del parco stesso: la torre Schiaparelli, il parterre della Villa, la grande area a prato con le dune verdi e l’area giochi per i bambini.
In una prima fase, iniziata nel 2014 e conclusa nel 2015, è stato realizzato il parterre ed è stata riqualificata la duna con la maggior parte dei grandi alberi preesistenti. Il tema del parterre è interpretato in chiave contemporanea con il ridisegno di basse siepi di Bosso che delimitano prati fioriti e una pavimentazione in pietra, prolungamento esterno del piccolo annesso alla Villa. Il grande Tasso domina lo spazio.
Il 2016 ha visto il completamento dell’intero parco con la realizzazione di nuovi percorsi, in particolare del percorso che, affiancato da un sottile corso d’acqua, collega la parte centrale del parco alla piazzetta della nuova residenza, segno di unione fra passato e presente.
Panchine colorate punteggiano i percorsi offrendo momenti di sosta. Numerosi nuovi alberi sono stati messi a dimora negli spazi liberi tenendo conto dello sviluppo a maturità delle specie scelte e preferendo specie che hanno dimostrato di adattarsi meglio alle condizioni locali. Il Bagolaro (Celtis australis), specie che caratterizza il parco, ne diventa simbolo riconoscibile anche sui nuovi cartelli che segnano tutti gli ingressi.
(Fonte _ PRR Architetti)