Palestra nel Campus di Sondrio
La nuova palestra di LFL architetti aggiunge un tassello al progetto di riqualificazione del campus di Sondrio redatto da LFL architetti e vincitore del Concorso di Progettazione indetto dall'Amministrazione Provinciale nel 2001.
La nuova realizzazione della palestra polifunzionale, aperta alle attività di pubblico spettacolo, ripercorre le linee di indirizzo del progetto di riqualificazione del campus, vincitore del concorso indetto dall'Amministrazione provinciale nel 2001. La palestra si colloca ad est dell'istituto IPSIA completato nel 2005, dove a livello di concorso era già stata prevista la concentrazione delle strutture sportive del Campus.
La nuova costruzione è composta, oltre che dal volume della palestra che ospita il campo di gioco e le gradinate, dal corpo degli spogliatoi ricavato al piano terra dell'Istituto IPSIA esistente, collegato mediante un basso corpo vetrato.
L'edificio mantiene la quota perimetrale di gronda dell'adiacente istituto scolastico IPSIA, oltre la quale si sviluppano le sole emergenze degli elementi strutturali di copertura. E' realizzato con struttura mista di cemento armato e carpenteria metallica e l'involucro esterno delle pareti è realizzato interamente a secco, in colore bianco come l'istituto scolastico; i volumi strutturali emergenti delle travi in legno lamellare e la copertura in lamiera grecata di acciaio, sono anch'essi rivestiti con materiali ignifughi e finiti all'esterno con un rasante in colore grigio scuro.
Il basamento che avvolge il portico di ingresso riservato al pubblico ed il fronte nord, è rivestito con lastre di grès ceramico in colore grigio scuro; i serramenti, in alluminio a taglio termico, sono collocati sui fronti nord dell'edificio, alla quota del campo di gioco, e sul fronte est a +3.40 mt da quota pavimento, protetti da un sistema di frangisole in alluminio del tutto analogo a quello realizzato per le aule del nuovo istituto Ipsia. Lungo la parte esposta a sud, dove è collocata la tribunal'articolazione del volume genera un sistema di schermi che consente l’ingresso di una fonte di luce naturale, evitando però l'incidenza dei raggi diretti del sole sui campi da gioco.