Il progetto nasce dalle suggestioni dell’architettura mediterranea di matrice araba e normanna tipica della regione, a partire dall’analisi dei borghi marinari presenti nel territorio circostante e guardando anche verso le costruzioni caratteristiche delle isole minori. La forma dell'abitazione è un insieme di sagome irregolari e arrotondate che sembrano giocare con il paesaggio e riflettono la geologia delle colline intorno.
Il tracciato del perimetro della casa, tre poligoni irregolari che si adagiano in modo spontaneo sul territorio, insieme alla curvatura degli angoli e alla leggera inclinazione delle pareti esterne conferiscono alla costruzione una forma organica che si confronta con il paesaggio naturale e agrario, con la geografia delle colline attorno a Vendicari, e si riferisce alle tradizioni millenarie e alle culture primordiali del mediterraneo. Il riferimento formale è il plateau dei Monti Iblei, che segna il territorio della Sicilia orientale con il suo andamento morbido. Le ondulazioni della forma, come plasmate dal vento, sembrano argilla lavorata al tornio.
Passando dalla provincia di Catania a quella di Siracusa, il cielo e la luce cambiano colore. Da blu elettrico, per il riflesso della pietra basaltica, il cielo diventa chiaro e lattigginoso e la luce avvolge ogni cosa in modo rareffatto ed evanescente. Nei colori delle facciate e nei materilai delle sistemazioni esterne sono state riprese queste sfumature caratteristiche dei cromatismi del territorio Ibleo.
La casa è divisa in tre blocchi. Sala da pranzo, soggiorno e cucina si trovano nel volume centrale, che si apre a sud-est, verso il mare, con una grande vetrata. Il secondo volume, collegato alla zona giorno da un passaggio interno, ospita tre stanze da letto e due bagni. Leggermente distaccato dagli altri due, c’è il terzo corpo, con due stanze più bagno e angolo cottura.