J - Contemporary Japanese Restaurant
ITA
Il J Contemporary Japanese Restaurant è situato a Napoli all’interno di uno degli isolati di Piazza Bovio, dove Via Agostino Depretis si incrocia Con Via Loggia Dei Pisani. Quest’area assume la sua attuale configurazione urbana tra fine del XIX e l’inizio del XX secolo grazie al progetto di Risanamento della parte bassa della città a seguito dell’epidemia di colera del 1884.
Attualmente a vocazione principalmente terziaria, è frequentata quasi esclusivamente durante gli orari lavorativi, per poi svuotarsi completamente alla sera.
Il progetto mira a contrastare questa problematica e getta le basi per una rivitalizzazione e successiva rigenerazione di questa area urbana.
Il J Restaurant trae ispirazione dalla cucina giapponese, reinterpretandone alcuni valori in chiave contemporanea, confrontandosi con il contesto partenopeo.
Dal rapporto dialettico tra questi due mondi inizia il percorso di progettazione.
L’idea centrale che ha ispirato il progetto è la celebrazione dell’arte culinaria.
Le luci modulate creano differenti atmosfere; il nero profondo dei tavoli, grazie al contrasto netto con i colori vivaci delle portate, esalta il vero protagonista: il cibo.
La sequenza di questi spazi si articola rileggendo in chiave occidentale alcuni elementi che compongono la casa tradizionale giapponese, Minka.
Il foyer, come il Genkan, è posto a un livello più basso rispetto agli altri ambienti del locale, ha la funzione di accogliere gli ospiti attraverso la presenza di un bar.
Protagonista indiscusso di questo ambiente è un volume parallelepipedo in specchio che deforma la percezione dello spazio e ne riscrive le proporzioni.
Proseguendo il percorso una tenda leggera, Noren, ispirata ai tradizionali tendaggi del Giappone, segna l’ingresso alla sala principale: il vero cuore pulsante della casa.
Lo spazio è dominato dal sushibar il quale, situato come un altare e in asse con la cucina, simboleggia il Butsudan, ovvero il centro spirituale dell’intera abitazione.
L’intimità dell’ambiente domestico viene rievocato da varchi, finestre, soffitto e dalle parti in legno, la cui presenza ha il compito di delimitare gli spazi abitati dell’aula.
Il continuo dialogo tra Oriente e Occidente prende forma nell’alternanza dei materiali che vede il connubio di forme essenziali in legno caldo e ruvide pareti in cemento, con l’elegante pavimentazione in marmo-cemento nero, elemento unificatore degli ambienti, che dialoga con il contesto storico dell’edificio in cui si inserisce questo intervento.
La parte destra della sala ospita un piccolo varco che, con discrezione, consente di accedere alla zona privata del locale.
Quest’ultima, dai colori della notte, evoca l’ambientazione del giardino privato, Tsuboniwa, dopo il crepuscolo.
Proprio come i rami di un misterioso albero secolare, l’opera dell’artista campano Vincenzo Frattini sovrasta l’ambiente e i suoi ospiti.
La luce filtra attraverso l’opera e la sensazione che ne deriva è quella di trovarsi d’improvviso immersi in un’atmosfera notturna, illuminati dal chiarore dalla luna.
ENG
J Contemporary Japanese Restaurant is located in Naples in one of the blocks of Piazza Bovio, where Via Agostino Depretis intersects Via Loggia Dei Pisani. This area takes its current urban configuration between the late nineteenth and early twentieth century thanks to the reconstruction project of the lower part of city after epidemic cholera in 1884.
Currently it has a vocation mainly tertiary, frequented almost exclusively during business hours, and completely empty in the evening. The project is intended to counter this problem and sets the basis for a revitalisation and subsequent regeneration of this urban area.
The J Restaurant is inspired by Japanese cuisine, reinterpreting some values in a contemporary way and in relationship with the Neapolitan context.
The dialectical relationship between these two worlds starts the design path.
The main idea behind the project is the culinary celebration.
Modulated lights create different atmospheres; the deep black of the tables, thanks to the clear contrast with the bright colours of the dishes, enhances the true protagonist: the food.
The sequence of these spaces is articulated by rereading in a occidental key, some elements of the traditional Japanese house, Minka.
The foyer, as the Genkan, is placed at a lower level than the other spaces, it has the function to welcome the guests through the presence of a bar. Undisputed star of this room is a volume of mirrors that distorts the perception of space and it rewrites the proportions.
Continuing the path, a curtain made of light cloth, Noren, inspired by traditional Japanise curtains, marks the entrance to the main hall: the true heart of the house. The space is dominated by the sushibar which, situated as an altar, aligned with the kitchen, symbolises the Butsudan, which is the spiritual center of the whole house.
The intimacy of the home environment is commemorated by gates, windows, ceiling and wooden parts, the presence of which has the task to define the living spaces of the hall.
The ongoing dialogue between East and West takes form by the interplay of materials that sees the combination of essential forms in warm wood and rough concrete walls, with the elegant black marble-cement paving, unifying element of the environment, which dialogues with the historical context of the building in which this intervention is located.
The right side of the main area has a small gap that, with discretion, accesses to the private area of the restaurant. The latter, by the colours of the night, evokes the ambiance of a private garden, Tsuboniwa, after dusk. Just like the branches of a mysterious ancient tree, the artwork made by Campanian artist Vincenzo Frattini, dominates the environment and its guests.
Light filters through the artwork and the feeling that emerges is that of being suddenly immersed in a night-time atmosphere, illuminated by the moonlight.