Concorso ABITARE SOSTENIBILE
Primo premio ex aequo
Il quartiere residenziale si pone in continuità con il territorio e i suoi valori identitari creando le condizioni necessarie per una rivitalizzazione a partire dal nuovo modello urbano autosufficiente fautore di relazioni sociali all’insegna della condivisione di spazi e funzioni. Il progetto tiene conto del carattere tipologico e architettonico della zona più antica di Budoia e si sviluppa a partire dalla rilettura del centro storico con i tradizionali edifici a due falde stretti e lunghi posti a cortina lungo la strada.
Il progetto partendo da una riflessione sul concetto di sostenibilità sociale, prende in esame il tessuto urbano di Budoia attraverso un processo iniziale di analisi e di identificazione delle preesistenze e delle invarianti che definiscono l’identità del luogo.
L’autenticità, la semplicità e il senso di familiarità e appartenenza che si percepiscono camminando per le vie antiche del paese diventano obiettivi primari di progetto.
I tradizionali edifici a due falde stretti e lunghi posti a cortina lungo la strada, tipici del centro storico, vengono riletti e reinterpretati partendo dalle loro caratteristiche intrinseche: il tetto a due falde molto inclinate, la semplicità formale, la continuità tra i volumi edilizi e il loro adattarsi alle asperità del terreno. Queste indicazioni vengono prese a modello come espressioni del genius loci permettendo così di creare un’architettura fortemente legata al contesto e ai suoi elementi peculiari, capace di richiamare una convivenza sociale tra gli abitanti tipica dei borghi di una volta. Il rapporto tra architettura e paesaggio viene posto al centro, l’area si trasforma in un parco attrezzato continuo in cui attività ricreative legate al tempo libero coesistono con la funzione residenziale. Vengono allargate le strade limitrofe ai bordi delle quali sono collocate le aree di parcheggio. I parcheggi residenziali vengono ricavati nel piano interrato in modo da non sottrarre spazio al parco ed incentivare una mobilità sostenibile che sfrutti la vicinanza della stazione e della rete ciclabile esistente.
SISTEMA INSEDIATIVO
I nuovi edifici sono stati collocati all’interno dell’area di progetto seguendo alcuni principi ripresi dalla tradizione di quest’area del Friuli con particolare riferimento alla variabilità tipica dell’architettura spontanea dei centri storici.
Il quartiere è composto da 9 edifici residenziali (per circa 100 abitanti) e 3 edifici collettivi ai quali si aggiunge a nord un’edificio di co-working. I 12 edifici che compongono l’intera area residenziale sono stati posizionati gruppi di 4 (3 residenziali + 1 co-housing) per valorizzare le viste sul contesto e sul paesaggio e di facilitare la gestione delle aree comuni. Le residenze sono orientate longitudinalmente est-ovest sfruttando il miglior affaccio dal punto di vista bioclimatico e soprattutto seguendo l’andamento del terreno sul quale si adagiano delicatamente. La rotazione e la traslazione dei volumi che segue le curve di livello crea rapporti tra le parti sempre diversi e aumenta il grado di prossimità tra i corpi edilizi. Le diverse profondità dei corpi edilizi (5-7-8m) ed il diverso numero di piani (2-3) consentono di fornire diverse soluzioni abitative
Gli edifici collettivi sono orientati nord-sud e fungono da raccordo dei volumi residenziali con le due strade laterali che gestiscono l’accesso carrabile al lotto. La loro disposizione ai margini del lotto e paralleli alle vie pubbliche garantisce il giusto grado di intimità agli abitanti del quartiere, oltre a fungere da filtro tra questo ed il paese.
ABITAZIONI E SPAZI CONDIVISI
Ciascun volume edilizio è composto da 4 appartamenti di differenti metrature, i due appartamenti a piano terra sono dotati di giardini privati a sud. I fronti sono profondamente diversi tra loro: il prospetto sud è caratterizzato da ampie vetrate che permettono di massimizzare i benefici del sole nelle diverse stagioni dell’anno e da terrazze in nicchia che arricchiscono gli appartamenti al primo e secondo piano sprovvisti di giardino; il prospetto nord si rapporta con il paesaggio montano e con il vicino centro storico, le finestrature sono più contenute per garantire la giusta intimità delle stanze interne in relazione con il parco limitrofo e con i viali d’accesso alle residenze.
La flessibilità della pianta (concepita a partire da moduli di 2,80m per tutta la profondità del volume) consente di offrire diverse soluzioni abitative, dal mini appartamento al trilocale, combinabili tra loro. Gli ambienti interni sono contenuti ed essenziali per incentivare l’uso degli spazi condivisi e quindi lo scambio tra le persone aumentando il senso di comunità e migliorando lo stile di vita degli abitanti del quartiere.
All’interno dei volumi residenziali, interposti ai singoli appartamenti sono collocati alcuni spazi comuni: sono stanze aggiuntive accessibili dal vano scale condominiale ad uso esclusivo dei condomini che possono sceglierne la destinazione d’uso in base alle specifiche esigenze. Possono essere spazi per l’incontro, per il gioco e lo studio, lavanderie, piccoli laboratori ecc... Queste stanze, anch’esse di dimensioni modeste vogliono creare l’occasione d’incontro tra piccoli gruppi di persone, favorire la conoscenza e innescare un processo di fiducia fondamentale per la condivisione, la corrette gestione e la cura degli spazi comuni.
SPAZI COMUNI E FUNZIONI AGGIUNTIVE
Accorpando le stanze in più che servirebbero ad ogni appartamento per varie esigenze specifiche (stanza dei giochi, stanza studio, palestra ecc...) in un unico volume si ottiene ben più della somma delle parti, si può godere di spazi ampi e confortevoli dove la condivisione diventa un valore aggiunto, un’occasione.
Nuove funzioni, affiancate a quella residenziale, trovano spazio nei volumi orientati nord-sud, ai margini dell’area e facilmente riconoscibili e raggiungibili anche dalle aree parcheggio. L’edificio posto a ovest è uno spazio sociale rivolto alla collettività ed è composto da un grande spazio per la convivialità, una cucina condivisa ed un locale per il gruppo di acquisto solidale.
Il volume di co-housing, posto a nord-est, è uno spazio polifunzionale rivolto principalmente ai bambini e ai ragazzi che offre al piano terra uno spazio libero e flessibile per incontri, letture e spettacoli e al primo piano aule per lo studio e per il gioco con piccola biblioteca/ludoteca di quartiere.
Il volume a sud est del lotto è uno spazio legato alla salute e alla ricreazione, con sale per corsi di yoga, spazi attrezzati per la ginnastica e per la riabilitazione ed altri per l’avvicinamento allo sport di gruppo. Ognuno di questi spazi è pensato per tutte le categorie sociali, bambini, giova, adulti ed anziani. Questi spazi, oltre migliorare lo stile di vita ed a rinsaldare i rapporti di conoscenza attraverso feste, momenti culturali e sportivi si formerà l’identità del quartiere ed il senso di appartenenza degli abitanti ad una comunità.
CO-WORKING
L’edificio destinato al co-working va a completare le funzioni collettive descritte sopra, dotando l’area di un spazio frequentato anche in orario d’ufficio sia dai professionisti che vi lavorano che dai clienti. E’ stato collocato a nord, verso il centro del paese, per favorire l’arrivo a piedi o in
bicicletta sul posto di lavoro e per evidenziare il suo ruolo di mediazione tra gli abitanti del nuovo quartiere e l’abitato di Budoia.
Il volume si integra con il parco sfruttando il dislivello naturale del terreno che permette di realizzare un piano parzialmente interrato e coperto da un tetto verde che si pone in continuità ed ampia la superfici del parco.
L’architettura del co-working si distingue nettamente da quella degli altri edifici del quartiere evidenziandone la differente funzione. Il lato principale è caratterizzato dalla scansione tra setti in legno e ampie vetrate a tutta altezza che consentono alla luce di diffondersi all’interno dell’edificio, ma evitando fastidiosi abbagliamenti grazie allo sporto pronunciato della copertura.
L’ambiente interno completamente libero è facilmente organizzabile per uffici o altre esigenze a seconda del numero di utenti e delle necessità specifiche. Completano il co-working spazi per l’archiviazione e per la stampa, oltre ai servizi igienici. L’angolo a a sud-ovest di questo edificio ospita un bar a servizio del parco, del paese e del quartiere che qui sorgerà.
AREE VERDI E GIARDINI
Il parco è servito da un percorso principale che attraversa l’area in direzione nord-sud e da 4 percorsi pedonali posti trasversalmente che gestiscono anche gli accessi alle residenze. Lungo tutti i percorsi sono disposte piazzette di diverse dimensioni per la sosta, il gioco, il deposito delle biciclette, colonnine di ricarica e-bike ecc... La compresenza di utenti del parco e residenti del quartiere è un elemento che ne migliora l’immagine rendendo l’area viva.
Il rapporto tra spazi pubblici e privati è regolato principalmente dalla continuità del fronte edilizio, questo consente di limitare il più possibile recinzioni e muri di cinta. I giardini privati, accessibili dagli appartamenti al piano terra, sono posti sul fronte sud e divisi da siepi alternate a muretti bassi.
La vegetazione presente sul sito è conservata e valorizzata per le proprie qualità intrinseche, gli alberi caduchi che compongono i masarons sono mantenuti per il loro carattere identitario e per la loro funzione climatica. Ad essa vengono aggiunti filari di alberi autoctoni (betulla acacia, corniolo...) che affiancano i percorsi del parco, gruppi isolati di alberi ad alto fusto e cespugli.
A sud-ovest dell’area di progetto è stato progettato un orto di quartiere che consente agli abitanti di produrre parte del cibo di cui necessitano ed al contempo rappresenta un’ulteriore occasione d’incontro, condivisione e scambio culturale.
BENESSERE DELLE PERSONE_PROGETTAZIONE BIOCLIMATICA
Il nuovo quartiere residenziale è stato pensato mettendo al centro del progetto il benessere delle persone che qui vivranno. Allo stesso tempo tutto è stato progettato per garantire la migliore efficienza energetica dei singoli edifici con specifico riferimento della Direttiva europea 27 ma anche e soprattutto è stato preso in considerazione l’intero ciclo di vita ed utilizzo delle nuove costruzioni.
INVOLUCRO E MATERIALI
Questa attenzione alla sostenibilità è legata in primo luogo alla scelta dei materiali da costruzione che per quanto riguarda la parte strutturale dei nuovi manufatti sarà principalmente il legno utilizzato sotto forma di sistema costruttivo a pannelli (X-lam), garantendo un elevato standard termico, acustico e costruttivo.
Anche i materiali isolanti utilizzati per rendere efficiente l’involucro edilizio sono di origine vegetale trattandosi di fibra di legno naturale con spessore pari a 25cm per l’isolazione delle murature esterne e pari a 35cm sul tetto e di pannelli di fibra di canapa morbida da mettere in opera all’interno dei vani tecnici delle pareti perimetrali. Solamente il materiale isolante posto al di sotto della platea di fondazione e lungo pareti che si trovano al di sotto del piano di calpestio sarà di tipo sintetico. Per garantire la corretta efficienza dell’involucro sono previsti inoltre serramenti a triplo vetro basso emissivo e l’uso di tapparelle e persiane come elementi ombreggianti mobili esterni. Questi aspetti tecnologici, uniti alla disposizione urbanistica che ottimizza l’esposizione dei singoli edifici verso sud, alla loro forma compatta ed allungata lungo
21935 litri
l’asse est-ovest ed alla diversa dimensione e numero delle superfici finestrate in funzione dell’esposizione (di più e maggiori a sud, meno e di dimensioni ridotte a nord), permettono di ottimizzare i benefici del sole nel corso delle diverse stagioni dell’anno. La superficie finestrata delle facciate esposte a sud è pari mediamente al 35% della superficie di facciata, mentre il rapporto tra superfici disperdente e volume fornisce un indice di compattezza pari a 0,52. L’apporto solare è massimizzato nella stagione fredda, quando il sole basso all’orizzonte riesce a penetrare completamente nei corpi edilizi di profondità ridotta, e in estate quando il sole è alto all’orizzonte è schermato dalle profonde nicchie che ospitano le grandi vetrate. In questo modo risultano estremamente ridotte le perdite di calore ed ottimizzato l’apporto solare sia nei periodi caldi che in quelli freddi. La trasmittanza termica della facciata così realizzata è pari a 0,15 W/ (m2K) per quanto riguarda le parti opache e 0,8 W/(m2K) per quanto riguarda le finestre.
IMPIANTISTICA
Ogni singolo gruppo di manufatti (3 residenze+1 cohousing) sarà dotato di impianto centralizzato di ventilazione meccanica controllata (VMC) a doppio flusso ad altissima efficienza, con sistema di recupero del calore e di umidità. Ogni singola unità immobiliare sarà dotata di recuperatore di calore di tipo “passivo” provvisto di scambiatore di calore, ma senza ventilatori. Ciò permetterà, grazie allo scambio di calore tra l’aria di mandata e l’aria estratta di mantenere la temperatura costante e soprattutto di ridurre notevolmente i consumi energetici.
Per un miglior funzionamento degli impianti di ventilazione è prevista l’installazione di una pompa di calore per ogni gruppo di manufatti (3+1) che permetterà di climatizzare e deumidificare gli ambienti in tutti i periodi dell’anno, oltre a fornire la necessaria acqua calda sanitaria a tutte le abitazioni. L’impianto è stato quindi pensato e progettato per 12 utenze domestiche con dimensioni come da progetto più un edificio multifunzionale disposto su due piani. Questo sistema sarà alimentato dai pannelli fotovoltaici posti sulle falde esposte a sud dei manufatti residenziali. Questi ultimi inoltre forniranno l’energia elettrica necessaria per coprire il fabbisogno di tutti gli spazi comuni, quali vano scala, garage interrati, co-housing e co-working. L’impianto centralizzato per gruppo di edifici permette di contenere i costi legati alla manutenzione ed allo stesso tempo, grazie all’utilizzo di conta-calorie permette di misurare con esattezza la quantità di calore che entra e quella che esce in ogni singola abitazione. Tutto ciò, unito all’utilizzo di un programmatore per ogni unità che permetta di aumentare o diminuire il flusso del calore quando si vuole, riconduce nella sostanza l’utilizzo di un impianto centralizzato a quello di un impianto autonomo, oltre a ripartire le spese in base ai consumi effettivi di ognuno. L’installazione di un contatore per ogni appartamento permetterà inoltre agli abitanti di monitorare in qualsiasi momento i propri consumi. Grazie a questi accorgimenti il calcolo del fabbisogno energetico residuo da coprire inteso come differenza tra perdite di calore e calore fornito dagli apporti solari (vetrate esposte a sud) e da quello recuperato (recuperatore di calore) è all’incirca pari a 13 kWh/(m2a). La qualità di involucro ed impianti raggiunge quindi la classe energetica A+. Per ridurre i consumi energetici è previsto l’utilizzo della tecnologia LED per l’illuminazione sia degli ambienti indoor che outdoor pubblici e la realizzazione di impianti di tipo domotico che permetta agli utenti di monitorare costantemente i propri consumi. Il monitoraggio mette a disposizione dati che assumono la loro giusta importanza nel momento in cui vengono messi a disposizione degli abitanti e comunicati in modo efficace. Display e mezzi informatici rendono consapevoli gli abitanti dell’impatto ambientale delle loro scelte e ciò promuove la consapevolezza che l’efficacia di tutto il quartiere è legata anche alle scelte individuali di ognuno.
GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE
Attraverso un apposito impianto di raccolta e di riutilizzo delle acque meteoriche ed all’installazione all’interno delle unità abitative e degli spazi comuni di erogatori ed
elettrodomestici a risparmio idrico verranno minimizzati i consumi di acqua potabile e per l’irrigazione. Le coperture dei nuovi edifici rappresentano un’ampia superficie captante che permette di raccogliere acqua piovana e di riutilizzarla per tutti quegli usi che non necessitano di acqua potabile, come ad esempio l’irrigazione dei giardini, lo scarico dei WC, le lavatrici e il lavaggio degli automezzi. Attraverso l’utilizzo di un sistema domotico è possibile informare efficacemente gli abitanti sul consumo di acqua e sensibilizzare così le persone ad un uso più attento e contenuto di questo bene, riducendone la domanda e di conseguenza riducendo anche i reflui idrici. Il progetto conserva ampie zone a verde e superfici permeabili che aiutano ad abbattere il fenomeno dell’isola di calore e contribuiscono alla regimazione delle acque piovane.
QUALITA’ DELL’AMBIENTE INDOOR - FONOISOLAMENTO E FONOASSORBIMENTO
Per migliorare la qualità degli spazi adibiti ad abitazione ed anche per quelli per le attività collettive, tutte le pareti e tutti i solai che dividono proprietà diverse saranno isolati anche dal punto di vista acustico. Saranno utilizzati sistemi di costruzione a secco di pareti divisorie e solai che sfruttano il sistema massa-molla per evitare che sia dei rumori aerei che quelli impattivi si propaghino da un’abitazione all’altra causando quindi un discomfort agli abitanti. Allo stesso modo per i locali pubblici (co-housing e co-working) saranno utilizzati materiali fonoassorbenti in modo da smorzare l’onda sonora ed abbassare il livello del suono generale dei locali.
QUALITA’ DELL’AMBIENTE INDOOR - PROTEZIONE DAL GAS RADON
Considerata la mappa regionale della concentrazione di gas Radon che indica per la zona di Budoia un valore di concentrazione medio compreso tra 100 e 200 Bq m3 è necessario prevedere all’accertamento della presenza di tale gas nell’area di progetto. Nel caso in cui tale presenza venisse accertata sarà previsto sotto le fondazioni un sistema di drenaggio con tubi di 15cm di diametro cha si concluderanno al di sopra del tetto dell’edificio sfruttando così la depressione creata dall’effetto camino per allontanare il gas.