Un progetto per Berlino: «Grotewohlstrasse, Haus der Ministerien »
Questa proposta riguarda le aree delimitate a est dalla Grotewohlstrasse, a nord dal Reichstag e dalla Sprea, a ovest dal Tiergarten e dalla Stresemannstrasse e a sud dal complesso dell'ex Prinz Albrecht Palais.
La proposta riguarda in sostanza la ridefinizione architettonica del confine ovest della vecchia Friedrichstadt, resa possibile dalle distruzioni belliche e dalla presenza quarantennale del "muro". Nel far questo il progetto vuole anzitutto rimettere in discussione la vicenda architettonica di questa parte della città antica (deformatasi e trasformatasi nel tempo fino a perdere completamente il senso del suo disegno) per mettere in evidenza appunto il valore architettonico e l'attualità della sua soluzione originale. Il nostro progetto consiste perciò nella sovrapposizione riconoscibile di due città diverse, espressione della doppia vocazione storica della città: il piano edilizio della città residenziale barocca riproposto così com'era in origine e il piano per le nuove strutture politico-amministrative della città conseguenti all'unificazione nazionale.
Il progetto consiste cioè nella sovrapposizione al disegno della vecchia città residenziale, riproposta nella sua caratteristica edificazione bassa e continua (compresi i fondamentali episodi di Pariserplatz, Leipzigerplatz e del Prinz Albrecht Palais), della città alta e articolata delle nuove strutture politico-amministrative. Nel disegno le due città si distinguono con chiarezza, sono messe a confronto e fanno vedere, per così dire, la loro compatibilità fisica e la loro complementarità.
Non più, come in passato, l'una come deformazione, come adattamento a nuovi obiettivi, dell'altra, non più una come progressivo annullamento dell'altra, ma entrambe presenti, ad esprimere appunto la doppia vocazione della città.
Cioè due disegni sovrapposti che hanno bisogno l'uno dell'altro: il disegno ripetuto del limite ovest della vecchia Friedrichstadt, interprete originale e fedele di quello che è ancora il dato formale più specifico della forma urbis di Berlino, cioè il suo carattere marcatamente estensivo (un carattere che né la massiccia operazione speculativa condotta a cavallo del secolo né la violenza delle trasformazioni più recenti sono riuscite a cancellare), cioè il disegno vasto e disteso da grande città rurale, che le è proprio (e poi la dimensione territoriale dei tracciati e quella sterminata degli elementi costitutivi della città monumentale: i grandi edifici pubblici e la loro disposizione ad ampi intervalli , ecc.); e un secondo disegno, che trova la sua ragione pratica nelle nuove funzioni assunte dalla città, un disegno che vuole anch'esso essere in sintonia (nella sua collocazione, nelle sue dimensioni, ecc.) con l'idea di città di cui sopra. E che è a sua volta anzitutto la conferma del confine sul Tiergarten della Friedrichstadt storica: un impianto edilizio continuo e articolato che da nord a sud unisce, funzionalmente e visivamente, il Reichstag al vecchio Landtag nel luogo delle antiche mura della città, giù fino ai due grandi giardini barocchi dell'ex Kriegsministerium e del Prinz Albrecht Palais, quest'ultimo ricostruito come museo e come luogo della memoria (vedi progetto presentato al concorso Iba).
Alla sovrapposizione dei due diversi disegni corrisponde la giustapposizione di due differenti tipologie edilizie: la cortina residenziale continua (tre piani, con orti e giardini sul retro) che percorre tutto il lato esterno della Grotewohlstrasse e le due piazze in successione, Pariserplatz e Leipzigerplatz; la volumetria alta e articolata, a sezione variabile e altezza costante, che si svolge per grandi frammenti edilizi da nord a sud nel sito delle antiche ortaglie della città e destinata appunto a contenere gran parte delle nuove funzioni pubbliche, politico-amministrative, di rappresentanza, ecc.
Due tipologie alternative che si succedono da nord a sud e si sviluppano autonomamente secondo il loro proprio disegno, che si aprono e si chiudono, s'interrompono e si saldano fra loro a ridefinire appunto il nuovo fronte architettonico dell'antica città monumentale sul lato del Tiergarten.