Aula Magna Cà Granda
Il progetto ha ridato uniformità e chiarezza formale all’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano che nel corso degli anni aveva subito numerose modifiche.
Il complesso storico è quello della Ca’ Granda nel centro di Milano la cui realizzazione risale alla seconda metà del ‘400 ad opera del Filarete. L’edificio dell’aula magna, incastonato in una delle corti, risale agli anni ’50 ad opera dell’architetta Liliana Grassi, durante la ricostruzione della porzione di edificio danneggiata dai bombardamenti del 16 agosto del ’43. Il progetto ha visto la rimozione delle aggiunte disorganiche di carattere tecnologico, per recuperare la dimensione generale dello spazio, attraverso la sovrapposizione di un nuovo rivestimento in legno coerente con i caratteri del progetto originario. Il foyer e gli spazi di distribuzione sono stati anch’essi recuperati nella loro originaria configurazione e dotati di nuovi arredi che ne valorizzano la qualità architettonica generale. Il paramento in legno contiene e nasconde le nuove componenti impiantistiche oltre a determinare un’adeguata risposta acustica. La sala viene di fatto rivestita di una nuova “cassa armonica” con elevate performance tecnico-qualitative che la rendono idonea a ospitare conferenze, concerti e spettacoli in genere. Il palcoscenico è stato reso accessibile con una scalinata in continuità con il piano della platea.
Un edificio storico importante del Filarete oggi sede del Rettorato dell'Università Statale di Milano, un auditorium che chiude una delle corti dell'edificio storico, la necessità di ridisegnare l'auditorium per migliorne le prestazioni e stabilire nuove priorità nel suo utilizzo. Tre le idee per risolvere il progetto: una bella parete, un bel soffitto, un bel palco. La parete di legno, con la sua geometria e il suo disegno, avvolge il visitatore e convince i tecnici degli impianti. Il soffitto, con le sue luci, illumina la sala e amplifica lo spazio esistente attraverso la sua morbidezza e leggerezza. Il palco, con i suoi oggetti monolitici, si presta ad essere utilizzato dall'oratore, come dall'artista, il ballerino, l'attore o chiunque esso sia.
Il progetto di ristrutturazione dell'aula magna dell'Università degli Studi di Milano è l'occasione per ridare organicità ad un luogo che nel tempo e per effetto di successivi adeguamenti normativi ed impiantistici aveva smarrito la chiarezza dell'impianto originario. L'equilibrio formale che l'architetto Grassi aveva conferito alla sala dell'auditorium, viene ricostituito attraverso il recupero dei profili orizzontali delle pareti originarie, reinterpretando i materiali, le trasparenze e le linee che davano forma al grande spazio centrale.