QUALE ORIZZONTE
Quale orizzonte è un confine, una linea sulla quale Brindisi oggi si interroga.
Oro d’oriente che racconta la storia di questa città sin dal principio.
Il mare, traccia caratterizzante, predomina e ricorda il passato, riflette il confine verso cui questa città ha sempre rivolto lo sguardo e da cui è’ sempre stata osservata, vogliosa di affrontare il domani con la voce dei ragazzi di Brindisi, verso nuovi orizzonti.
L'installazione artistica Quale orizzonte? è un intervento di arte pubblica, che chiede la partecipazione attiva dei cittadini e manifesta la necessità di portare l’arte fuori dai musei e per le strade e completa l’esperienza dei Walkscape nel porto di Brindisi, che, in dialogo con la Collezione Archeologica Faldetta, ha restituito una lettura attuale, attraverso gli occhi dei ragazzi, dell’identità e del presente della città, ricca di problematiche e di domande sul futuro. Domande che i nostri giovani pongono con forza e di cui il mondo della scuola, attraverso il linguaggio della cultura e dell’arte si fa portavoce e protagonista.
Quale orizzonte? si interroga sulle prospettive verso cui la città di Brindisi deve tendere nel suo futuro. Questa domanda è risolta dalla definizione di un confine, dall'essenza della città e del suo porto come luogo storico di attraversamenti, come arrivo e partenza per est.
Questo confine separa due superfici: da un lato, verso la città, al termine dell'imponente scalinata, la città del presente e del futuro letta negli occhi dei bambini e dei ragazzi con un mosaico di segni generati in un laboratorio artistico partecipato con i ragazzi di Brindisi, dall'altro lato la risposta più forte al quesito, una specchio, una superficie riflettente rivolta verso il mare, verso est, che riflette il confine verso cui questa città ha sempre rivolto lo sguardo e da cui è' sempre stata osservata.
L'installazione mira a ricordare che è l'alba ad est il confine a cui tendere, che i ragazzi, coscienti dei segni e delle visioni della città dell'oggi possono immaginare e realizzare l'interazione dei popoli del mediterraneo, avvicinare le due coste da cui provengono molti loro coetanei i cui genitori, 20 anni fa hanno attraversato quel confine con speranza.
Il colore scelto per l'installazione, interamente dorata, segna il legame con l'est che la città ha sempre avuto e diviene presenza evidente sul nuovo lungomare recentemente riqualificato.
“Museo per tutti” si svolge in partenariato con la Collezione Archeologica Faldetta, gli Istituti Comprensivi del Casale di Brindisi e di San Pancrazio Salentino, l’ANISA e l’Associazione AB2 Educazione all’arte, e ha avuto il supporto dell’Archivio di Stato di Brindisi, dell’Associazione InPhoto, di Brindisiweb e di Brundarte e collezionisti privati.