Padiglione dell'America Latina
La Mostra d'Oltremare, nata come Mostra Triennale d'Oltremare nel 1937, per ospitare esposizioni dei territori d'Oltremare. Napoli fu scelta come luogo idoneo ad ospitare il sito per la Triennale D'Oltremare, vista la sua posizione centrale nel Bacino del Mediterraneo. Il sito atto ad ospitare l'intero complesso espositivo di circa un milione di metri quadri fu l'area racchiusa tra l'antico Casale di Castelluccio (attualmente Fuorigrotta) e Bagnoli. Il progetto,realizzato sotto la guida di Marcello Canino, vede operativi diversi protagonisti dell'architettura razionalista del Paese e del tardo eclettismo di carattere storicista impiegati nella realizzazione dei vari padiglioni espositivi. La Mostra venne definitivamente inaugurata il 9 maggio 1940. I bombardamenti causarono ingenti danni all'intero complesso e, a partire dal 1948, iniziarono i lavori di ricostruzione con l'opera di architetti di nuova generazione.
Il Padiglione dell'America Latina, già Padiglioni della Banca d'Italia, Credito e Assicurazioni, fu progettato nel 1938 da Bruno Lapudula come gruppo di Padiglioni disposti a corte intorno al giardino e decorato con un quadro di Giorgio Quaroni. Il Padiglione fu ricostruito tra il 1948 e il 1952 dal gruppo Capobianco, Marsiglia e Sbriziolo che dotò al padiglione una nuova configurazione del prospetto con una pensilina di gusto miesiano, con riferimenti anche al De Stijl di Rietveld attraverso la scomposizione per piani del volume della pensilina.