Situato nell' edificio storico più importante di Mezzago, Archinti deve il suo nome ad una famiglia che ne divenne proprietaria del palazzo stesso nel 1779. Si trova i n Piazza Libertà, la piazza più importante del paese. La Torre e le parti più antiche del palazzo risalgono al XII secolo ed erano la residenza di una comunità di monaci, piuttosto ricca, dell'Ordine degli Umiliati. C'erano sia il convento che i locali dove veniva lavorata ed immagazzinata la lana.All'interno di questi stessi locali, dove una volta si svolgeva il lavoro, nasce uno spazio poliedrico dedicato alla passione per la cucina.
Il progetto nasce dall'esigenza dei nostri giovani committenti di avere uno spazio modellabile e modulabile per accogliere piu sfide possibili, da una cena di 5 persone ad un evento di 150.
Senza cambiare spazio ma solo assetto.
Il progetto ruota intorno alla creazione di cubi il alluminio bianco, composti da quattro pareti, divise in 3 pannellature, che danno la possibilità di comporre la struttura:
-totalmente oscurata e in privacy
-con un brise soleil vedo non vedo
-completamente aperta.
Questo gioco di "spazio dentro lo spazio" rende il grande salone di archinti un luogo non luogo; l'ampia metratura può essere ridotta drasticamente spostando i cubi sull'entrata e schermando il resto del salone, si possono creare ambienti unici e diversi, salotti e sale da te, sale da pranzo e intimi spazi per la cena.. tutto a discrezione dei proprietari e creatori di Archinti che avranno la possibilità di creare ogni volta un ambiente unico e ad hoc per l'evento desiderato.
Nell'opera di ristrutturazione sono state concepite finiture a cavallo tra il classico (pavimentazione esagoni fiorati) e l'ultra moderno (pandomo effetto cemento lisciato), tra le pareti a mattoni vivi e le sapienti gessature color avorio chiarissimo, molto minimale
Particolare attenzione è stata rivolta al piccolo bar presente nello spazio, dove ogni colore e finitura scelta diventa uno sfondo per i prodotti in vendita, preparati direttamente nelle cucine dagli chef.
I tavoli, in legno grezzo di pino con gamba in ferro zincato, si sposano con le sedie provenienti dal nord Europa.