Scalinata Cavallotti
Riqualificazione e adeguamento alla normativa per l’eliminazione delle barriere architettoniche della scalinata di via Cavallotti.
La scalinata è posta al termine della strada comunale di via Felice Cavallotti, dove, attestandosi tra le vie Gramsci e Brighenti, costituisce lo snodo del principale collegamento pedonale tra il lungolago, attraverso la centralissima piazza XIII Martiri, e il centro storico.
Pertanto la scalinata di via Cavallotti è un luogo centrale nel sistema delle connessioni interne al nucleo antico, che collegano i parcheggi esistenti a monte del medesimo e il lungolago.
La scalinata era costituita da gradini in pietra arenaria in gran parte ammalorati e/o sconnessi, ma l’obiettivo era soprattutto quello di consentire il superamento del dislivello esistente tra la via Cavallotti e le vie Gramsci e Brighenti anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Il progetto si è articolato attraverso il completo ridisegno della scalinata, opportunamente integrata da rampe inclinate poste in successione, e un generale intervento di riqualificazione della pavimentazione che ha previsto la posa di un nuovo materiale lapideo antisdrucciolevole.
La soluzione tecnica dell’integrazione della rampa inclinata nella gradinata è definita “inclusiva” o sistema “stramp”, che coniuga l’uso della scala con la rampa.
Il sistema adottato infatti, presente in alcune antiche soluzioni urbane di centri storici italiani, consiste nell’intersecare trasversalmente una scala con una rampa, ottenendo un’integrazione dei due sistemi.
Linea guida del progetto è il “design for all”, cioè un approccio inclusivo al progetto che permetta di raggiungere un beneficio generalizzato per tutti, quindi non per una specifica categoria di persone, ma che rispondendo alle diverse esigenze e abilità di ognuno concepisca luoghi, spazi e servizi qualitativamente migliori, sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Il progetto ha previsto la realizzazione di una nuova struttura di fondazione in calcestruzzo armato e il completo rivestimento delle superfici della nuova scalinata con lastre di porfido Valcamonica fiammato, un materiale locale di eccezionale durezza e bassissimo coefficiente di imbibizione.
La prospettiva della scalinata e la visibilità dei percorsi di notte sono rafforzate dalla nuova illuminazione lineare, integrata nel corrimano in ferro verniciato posto lungo le rampe.
L’intervento di riqualificazione proposto è un progetto di suolo che interpreta il territorio, con attenzione ai suoi caratteri originali, cercando di dare nuovo significato allo spazio tra gli edifici, cioè di trasformare una topografia in un luogo riconoscibile che riesca a esprimere il senso di uno spazio urbano.
La geometria che caratterizza il progetto è portatrice della memoria dei tracciati irregolari che attraversano i densi isolati del tessuto medievale.