A pochi chilometri dal Castello di Monteriggioni, in un contesto fortemente trasformato negli ultimi decenni, dove la consolidata vocazione agricola ha lasciato spazio a moderni insediamenti produttivi e commerciali, si compie la riflessione sul progetto di una fabbrica. La produzione industriale - prefabbricazione-, favorita da una scarsa cultura del progetto, ha visto diffondersi un’architettura produttiva di bassa qualità architettonica che ha portato alla banalizzazione di un tema, quello della fabbrica, in grado di stimolare i migliori architetti europei del Novecento.
Il nuovo polo direzionale e produttivo è costituito dall’aggregazione di due corpi di fabbrica, l’uno di base triangolare, a due piani, l’altro modulare a base rettangolare, a un solo piano.
Il volume compatto viene scavato per creare delle “eccezioni” in grado di garantire maggiore qualità allo spazio architettonico: la corte interna, l’ingresso principale, segnalato dall’ombra della copertura aggettante e dalla parete cieca che avvolge la scala principale, i profondi scavi laterali che modulano il fronte dell’officina.
Il profilo declive del terreno -circa 5 m il dislivello- viene ridisegnato per rendere possibile l’inserimento della nuova costruzione: due muri di sostegno, reiterando una tradizione secolare, sono collocati a monte e a valle per ricavare il piano di campagna su cui poggia il fabbricato.
Una rampa pedonale consente di raggiungere l’accesso principale.
La hall a doppio volume è uno spazio trasparente e luminoso che attraversa interamente lo spessore del fabbricato entrando in diretto contatto con la corte interna.
La scala principale, illuminata da un lucernario triangolare, collega il piano terra, destinato agli uffici tecnici, con il piano primo, riservato agli uffici direzionali e alle sale riunioni.
Il corpo degli uffici si collega all’officina con una promenade che consente ai visitatori di osservare dall’alto l’area di montaggio.
La scelta dei materiali passa attraverso una volontà di dialogo con l’intorno, paesaggio naturale e costruito: il cor-ten, utilizzato per gli infissi e la fascia terminale, ha lo stesso colore della terra ricca di ferro; la pietra della parete ventilata e della pavimentazione esterna cerca l’assonanza con le vicine emergenze storiche.