CASA DEL FLORICOLTORE
Casa unifamiliare isolata con annessi locali per le attività agricole.
La casa sorge nell’agro di Terlizzi, tra campi d’ulivo e ampi appezzamenti di colture da vivaio. Il progetto reinterpreta il tipo dell’abitazione rustica tradizionale attraverso l’utilizzo dei materiali locali e dei sistemi costruttivi tipici dell’area culturale della terra di Bari, aggiornandoli sia rispetto ai sistemi tecnologici sia rispetto al linguaggio dell’oggetto architettonico in questione.
L’edificio è composto da un piano seminterrato adibito alle lavorazioni e ai confezionamenti dei prodotti dell’azienda agricola, preceduto da un portico e con accesso situato sul fronte posteriore della costruzione rispetto alla strada vicinale di accesso. Due larghe rampe consentono l’arrivo al piede del fabbricato anche di mezzi di trasporto oltre alle manovre di circolazione. Al di sotto della quota del piazzale retrostante sono state realizzate cisterne interrate per il recupero delle acque meteoriche sia dei piazzali esterni sia delle coperture dell’edificio. Il primo piano è destinato ad abitazione del conduttore dell’azienda agricola e vi si accede con una comoda scala esterna a due rampe che porta ad una quota di 1,90 ml. dal piano di campagna. Due terrazze con affaccio sulla strada di accesso e sull’area a giardino, fiancheggiano la scala e fanno da contrappunto al portico retrostante.
Il prospetto è fortemente connotato dal raddoppio della copertura a falda, che cita, rinnovandolo tecnologicamente, il tipo edilizio tradizionale con copertura in legno e pietra, diffusosi sia nella casa rurale che nella casa a schiera dei centri storici della Terra di Bari. In particolare si è voluta riproporre la forma ed il tipo della copertura delle abitazioni così come caratterizzato sino al XVI secolo, costituita da una struttura a capriate lignee con una orditura secondaria di correntini che sorreggono un tegumento realizzato in lastre sottili di pietra calcarea sbozzate grossolanamente. Inoltre presentano pendenze molto accentuate delle falde atte a far defluire velocemente le acque meteoriche riducendo il rischio di infiltrazioni. Rispettando le proporzioni della edilizia storica di base, l’edificio è costituito da due campate della dimensione circa m. 5 su cui si impostano due coperture a falda. Altro riferimento all’edilizia storica di base è dato dalla connotazione della scala a rampa unica e disposta su un unico asse distributivo per le diverse quote dell’abitazione.
L’edificio, realizzato con murature portanti in blocchi di cemento-legno riciclato, è particolarmente attento alla sostenibilità ambientale e agli aspetti legati al risparmio energetico. Il basamento è caratterizzato da lastre di rivestimento in pietra calcarea fino alla quota marca davanzale. La parte superiore è intonacata fino al colmo dei frontoni di facciata e alla quota delle gronde della copertura. Le coperture sono costituite da capriate lignee in legno lamellare.
Il riferimento ad una tipologia storica dell’abitazione unifamiliare, non vuole essere semplicemente una citazione pedissequa di stilemi vernacolari, ma il tentativo di un aggiornamento tipologico effettuato attraverso il ricorso a moderne tecnologie costruttive che rispondano alle esigenze prestazionali contemporanee oltre che all’aggiornamento e semplificazione del linguaggio architettonico. Questo nel tentativo di produrre buona edilizia residenziale all’interno di un paesaggio agrario di rilevante importanza storico-testimoniale (va ricordato che a qualche centinaio di metri è il sito del casale di Ciurcitano) senza entrare necessariamente in contrasto con esso.