Intervento di edilizia residenziale "Betulla 21"
Nella prima periferia di Reggio Emilia, all’interno di un contesto già urbanizzato, nasce l’intervento di una cooperativa d’abitazione per la realizzazione di circa duecento alloggi di edilizia convenzionata.
L’idea progettuale è quella di organizzare la nuova edificazione attorno a uno spazio dai caratteri fortemente urbani, in grado di riproporre tensioni spaziali tipiche di elementi quali la strada e la piazza.
L’urbanità di questi spazi viene esaltata dal loro uso pedonale, ottenibile con una netta separazione dai percorsi veicolari, che vengono confinati sul perimetro esterno del quartiere.
Il quartiere è composto adottando spazi ed elementi architettonici affini alle dimensioni e ai tipi urbani a costituire una parte di città composta da strade, vie, passaggi, che confluiscono in piazze, slarghi e aperture, corti, portici: sono adottati elementi quali la finestra e la loggia, il bancale e la cornice, la panca e il lampione, la rampa e la scala, tutti gli elementi della tradizione architettonica urbana vengono riutilizzati con la naturalezza di sempre e con la disinvoltura di chi è uso a comporre, a ordinare, a collegare, a stabilire rapporti e relazioni tra i luoghi e le cose e le persone (1).
Il percorso pedonale principale modifica la banale e insignificante previsione del PRG per quel luogo, con un vero progetto urbano dai connotati chiari e unitari (2). Recenti alterazioni e manomissioni effettuate sulle pavimentazioni e sul disegno degli spazi pedonali hanno parzialmente compromesso la leggibilità dell’originario spirito informatore.
(1- Vittorio Prina, La Casa: evoluzione dal 1950 a oggi, Gangemi, Roma, 2007, p. 59; 2- Giorgio Trebbi, Storia dell’urbanistica: l’Europa del secondo dopoguerra, Laterza, Bari, 1989, p. 522 )