IL PICCOLO PANTHEON
Aprii il melograno che mi aveva dato una vecchia contadina nei pressi di Viterbo mentre passavo vicino casa sua; -crhock- suonò quasi come fosse vuoto… invece dentro c’era il Pantheon.
Due metà esatte. 1 non l’ho toccata, la seconda l’ho mangiata tutta, attento a scavarne con cura l’orbita dei chicchi più vicini alla scorza per scoprire così il prezioso “soffitto a cassettoni”; accuratamente ho appoggiato la “cupola” appena ripulita, al preziosissimo pavimento incastonato di chicchi rossi. Era tutto perfetto.
Arrivai a Roma dopo circa 1 settimana. Portai il mio piccolo Pantheon all’interno del Pantheon di Agrippa; ricordo di aver scavalcato con una certa arroganza le tristissime transenne che non permettono a nessuno di raggiungere il cuore dell’edificio; a questo punto dovevo finire il mio lavoro. Appoggiai con precisione millimetrica il piccolo frutto esattamente al centro. Una guardia, che non si accorse del melograno, mi intimò di uscire. Me ne andai.
Roma, 2013
-my GRAND TOUR-
Mariovic