Radici & Futuro | Mutti SpA
Mutti factory refurbishment and expansion plan.
La Mutti ha costruito un modello aziendale in cui il territorio, l’uomo e la filiera produttiva risultano in stretta armonia e sinergia (dipendiamo dalla terra e dalle persone); in cui la collaborazione con la filiera e i produttori agricoli rappresenta la chiave di volta qualitativa dei propri prodotti (la qualità parte dal campo e da chi lo coltiva); con una stretta integrazione e unione tra azienda e territorio, testimoniata dalla forte responsabilità sociale dell’impresa (un’azienda del futuro in un settore antico). Compito affidato al progetto è quindi quello di interpretare e restituire correttamente il sapore e i caratteri di un’impresa fortemente legata al proprio ambiente, che s’inserisce in un territorio, simbolo e testimonianza di una cultura e di un talento, con cui integrarsi, cui fornire valore aggiunto. Sole, terra e acqua (e tempo), rappresentano gli ingredienti della qualità del pomodoro Mutti; ma anche la sintesi dei temi e degli stessi “materiali” che hanno guidato le nostre proposte e la loro attenzione specifica al contesto, storico, paesaggistico - ambientale e sociale locale.
Il Masterplan proposto ha lavorato su due registri differenti, fra loro integrati; la fabbrica in rapporto al paesaggio e alla storia locale (la sua identità, i suoi caratteri); l’azienda in rapporto alla sua funzionalità, efficienza, immagine. Un dispositivo aperto, che non predetermina un assetto e una forma cristallizzati e definitivi, ma evidenzia un campo di possibilità; pragmatico (realistico e fattibile) e contestuale (attento alla storia dell’azienda, al paesaggio, al territorio). Una vera e propria cassetta degli attrezzi, da utilizzare in maniera utilitaristica e flessibile, funzionale alle esigenze aziendali, che si sviluppa in due direzioni: i contenuti (le funzioni, le architetture, gli spazi aperti, l’ambiente e il paesaggio); il tempo (le trasformazioni prioritarie suggerite e quelle da realizzare nel corso del tempo, ma in coerenza con il telaio generale proposto). L’obiettivo è elaborare uno strumento operativo non solo dal punto di vista strettamente architettonico, ma anche per lo sviluppo futuro della fabbrica, con lo scopo di generare valore per l’Azienda, in diversi ambiti (produttivo, qualità e sicurezza, comunicazione) e a diversi livelli (edifici e spazi esterni).
Il Masterplan sviluppa i tre approfondimenti progettuali richiesti dal Bando, come meglio descritti e sviluppati nei successivi paragrafi, costruendo una visione d’insieme sufficientemente flessibile e articolata da potersi confrontare con i tempi della trasformazione e al contempo abbastanza precisa da conferire carattere e identità al progetto:
a) l’ingresso aziendale: l’accesso riformato alla fabbrica è arricchito con alcuni nuovi servizi e funzioni aziendali, integrati e coordinati all’interno del nuovo disegno paesaggistico (il sistema delle motte); l’edificio della portineria è ridefinito unitamente al sistema dell’accessibilità all’insediamento e della mobilità interna (parcheggi, viabilità, percorsi pedonali e ciclabili); una nuova accessibilità all’azienda più funzionale, per risolvere correttamente e indirizzare chiaramente le differenti tipologie di flussi (fornitori, visitatori, dipendenti); che al contempo rappresenta la nuova immagine aziendale;
b) la struttura e l’organizzazione degli spazi interni di lavoro: ferma restando la funzionalità e le caratteristiche del processo aziendale (le aree del ciclo produttivo), abbiamo proposto un’organizzazione degli ambienti di lavoro, definita attraverso una griglia principale di percorsi, che inanella le aree di sosta, per la pausa, la ricreazione, la sicurezza; unitamente alla qualificazione del comfort e del benessere lavorativo;
c) tipologie, modalità e tecnologie innovative per il sistema di raffrescamento degli edifici produttivi: abbiamo dedicato particolare attenzione ai temi della sostenibilità delle proposte, al comfort degli spazi e delle condizioni di lavoro dei dipendenti e alla minimizzazione dell’impatto ambientale; le soluzioni proposte sono volte all’efficienza energetica, all’utilizzazione razionale delle fonti energetiche tradizionali, allo sfruttamento delle energie rinnovabili (anche in rapporto con il ciclo delle acque).