Architettura del Limite. Un progetto in Holzmarktstraße a Berlino
La proposta di progetto revisiona un isolato urbano di Berlino Est, informale e miscellaneo, compreso fra il distretto socialista 'Karl-Marx-Allee', la linea metropolitana leggera della S-Bahn ed il limite fisico della Sprea.
L'intento del progetto è quello di un inserimento critico sulla pianta della città, attraverso i suoi limiti fisici ed antropici, generando nuove istanze formali e relazioni con essa.
L'area studio insiste su un isolato urbano ai margini del centro propriamente detto; Importante polo di scambi e commerci in età pre-industriale, il distretto subì un'improvvisa crescita edilizia nel corso dei secoli, frenata e abbondantemente cancellata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. La ricostruzione dell'area studio, appartenente al confine della DDR, racconta la stagione modernista attraverso un abbondante patrimonio di edifici prefabbricati in stile staliniano e tardo moderno. La linea ferroviaria emergente della S-Bahn ha tuttavia costituito un inconsapevole limite a questa espansione edilizia che si interrompe da un grande attraversamento su gomma. L'isolato urbano oggetto di studio è cosi 'compresso' fra la letteratura della ricostruzione modernista e le preesistenze della Berlino pre-bellica, sopravvivendo così in uno stato di indecisione formale.
Il programma di intervento prevede architetture dello spazio pubblico e dello spazio privato. Il dispositivo tipologico delle corti berlinesi, höf, che ha generato nel tempo la forma della 'città di pietra', è la referenza tematica di progetto; gli spazi pubblici e le residenze si articolano attraverso una sequenza di spazi aperti e spazi chiusi, pieni e vuoti.
Il limite costituito dalla ferrovia metropolitana, in diretto affaccio sul fiume, costituisce un'effettiva barriera allo stato attuale. Il progetto propone l'apertura degli archivolti, attualmente tamponati, generando così degli spazi eccezionali in affaccio al fiume; queste stanze sull'acqua si relazionano con gli spazi di nuova costruzione in un continuum con essi.
Gli edifici di progetto, organizzati attraverso il tema delle corti, si esprimono con un linguaggio essenziale e minimalista. Benché il piano terreno conservi l'ambizione di relazionarsi con la municipalità, per mezzo di una sequenza di spazi pubblici, ai piani superiori, in diretto rapporto visivo con il fiume e con la città, gli edifici riservano degli spazi privati quali studio e residenze. Il profilo a gradoni delle residenze esalta il rapporto con il fiume e con la ferrovia.
In testa al progetto un grande spazio pubblico sul quale si affacciano due edifici alti: una torre direzionale che instaura un dialogo visivo con le altezze di Alexanderplatz, ed un centro polifunzionale che traguarda gli edifici pubblici su Karl-Marx-Allee.
In coda al progetto, un edificio alto a destinazione residenziale che si relaziona ai plattenbautensiedlungen, gli edifici prefabbricati del distretto socialista sulla Lichtenberger Straße.