Porta di mezzo e torrione cinquecentesco nel centro storico di Gallese
Restauro, valorizzazione e pubblica fruibilità del complesso storico-monumentale costituito dalla Porta di mezzo e del torrione cinquecentesco nel centro storico di Gallese.
Mezzo millennio non è stato sufficiente a trasformare l’immagine della città di Gallese, corpo urbano raccolto da una possente cinta muraria, nell’indistinto paesaggio rurale, da dove le emergenze architettoniche ridisegnano nel loro stagliarsi all’orizzonte la struttura rappresentativa e simbolica della città. La Porta di Mezzo è da alcuni secoli l’unico filtro di accesso alla città e fu certamente prevista nella sistemazione urbana degli inizi del XVI sec. A quei tempi infatti la presenza dei Della Rovere garantì la ricostruzione della struttura castellana, demolita alla fine del secolo precedente. L’intero complesso fu sapientemente inserito nel perimetro murario, segno intelligente di progettazione urbanistica: la mano di Antonio da Sangallo, al quale è attribuita l’iniziale progettazione della nuova struttura castellana, si può leggere nella dislocazione della porta urbana. La costruzione dell’arco attuale e delle relativa torre cilindrica si deve attribuire alla famiglia degli Altemps ed in particolare la porta di Mezzo fu progettata probabilmente da Martino Longhi il Vecchio.
E’ stato necessario indagare sul piano iconografico il processo di trasformazione che nel tempo ha interessato il monumento, indagine propedeutica a fissare i caratteri tipologici e stilistici originari del torrione: un repertorio molto vasto che conduce fino ad una serie di immagini fotografiche di inizio 900, in cui risulta con grande evidenza il poderoso apparato difensivo, costituito dal palazzo ducale, dall’alto muro di cinta, dall’arco di entrata e dal Torrione.
Dallo studio dei documenti, il coronamento merlato finto medioevale e i rafforzamenti strutturali risalenti a cinquant’anni fa risultavano del tutto arbitrari e contraddittori. Alla pulitura e risarcitura delle murature con l’eliminazione delle superfetazioni novecentesche, si è aggiunto quindi il rifacimento di una copertura evocante quella originaria. La rifunzionalizzazione degli interni della Torre è stata ottenuta mediante l’inserimento di una scala elicoidale, al centro della quale è collocata una piattaforma elevatrice, al fine di collegare il piano strada con la camera d’armi soprastante la Porta di Mezzo, oggi sede di un centro informativo turistico. La scala è appesa alla copertura sommitale mediante un sistema di tiranti in ferro ed elementi compressi in legno che allude all’impronta “macchinista” delle innovazioni tecnologiche rinascimentali.