PERSONA
UNIVERSITY ISLAND Competition for Poveglia Art University
3rd Prize Winner
Persona. dal latino persona (maschera, poi carattere): per-sonare (=parlare a traverso) in riferimento alla maschera portata in scena nei teatri forti di una sua edell’antica Grecia e d’Italia, nei quali i tratti del viso erano esageratiperchè meglio potessero essere rilevati dal pubblico e la bocca era fatto in modo da rafforzare il suono della voce.
La persona come volto e quindi maschera, altra interpretazione del soggetto principale e strumento di perpetuazione del verbo, seconda pelle in grado di rinnovare l’esistente..La maschera come mimesi della persona, identità di una comunità accademica chiamata a rendere quotidiana l’isola di Poveglia.
Il suono si trasforma in forza espressiva della forma; il decoro eccessivo ma necessario alla caratterizzazione dell’architettura, diventa “abito” attraverso il quale si manifesta il nuovo come complemento del vecchio. La leggerezza dei tessuti e la sicurezza di un nuovo “volto” sono un ricordo dell’architettura e dei costumi della laguna. Il progetto è una nuova “faccia”, arteficio enfatizzante la sua presenza; il senso cromatico della maschera veneziana si evolve come cartapesta o come le pieghe del tabarro. Cosi facendo le superfici, forti di una sua espressività, svelano il gioco di luci, ombre e riflessi, inserendosi rispettosamente nella struttura verde dell’isola.
Innesti: costruire sul costruito, architettura come esercizio su palinsesti complessi quanto fragili. Progettare innesti in edifici storicicome quelli presenti nell’isola di Poveglia, risolleva la questione fondamentale degli interventi contemporanei sull’esistente. Il disegno si modula sui bisogni e sui desideri del gruppo sociale cui esso è rivolto e che valuta l’invenzione come disvelamento e messa in opera potenzialità proprie dei luoghi oggetto di indagine.
L’architettura prende forma. Valorizzare l’esistente, mantenendo la stessa superficie verde presente. L’impianto del vecchio ospedale geriatrico è adatto alla necessaria esigenza di una razionale distribuzione degli spazi a grande scala.Lunghi percorsi con finali ottici sul costruito, ampi spazi verdi, riconoscibilità ed un semplice orientamento all’interno del campus.
L’anatomia degli edifici si sviluppa attraverso tre tipi di interventi: la riqualificazione delle rovine dove si inseriscono nuove fabbriche (sport equipment, auditorium, creative laboratories), un riordino interno degli edifici esistenti (student accomodation, canteen, cafeteria, classrooms, library, campus hall, offices), invenzione ex-novo all’interno dell’ottagono (public gallery, panoramic viewpoint). Gli ingressi sono evidenziati da strutture in ferro che risolvono l’accessibilità per tutti e fungono da elementi informativi.
Mantenendo la stessa superficie a terra si estrudono volumi che compongono il nuovo fronte dell’isola come varietà continua di disegno. L’ombra che si ritira per far spazio alla luce rivela una dopo l’altra le lineedel rivestimento; un gesto di maniera scolpisce creste di archi, enfatizzando il linguaggio di matrice gotica, preciso ornamento all’immagine di rovina dell’isola. La seconda pelle è metallo microforato galvanizzato in oro e nero; un rivestimento in movimento uniforme ma permeabile.
Le connessioni sono guida di un cammino accademico e di scoperta; l’asse centrale attraverso il molo prosegue verso l’interno dell’ottagono, finale che lega la laguna alle arti, realtà ed immaginazione. Nell’isola fortificata si trova l’area espositiva ed un mirador; due torri di diversa altezza rivestite da superfici liscie per rimarcare la loro natura ex-novo di avamposto.Con la sua chiara geometria, rappresenta un’eccezione, un unicum, una diversa realtà in cui poter evadere dalla vita quotidiana, ponendosi come immagineevocativa di quella vitalità e propensione alla ricchezza, carattere predominante di Venezia.
Il risultato è una visione unitaria di una dimensione tettonica rigorosa ma in movimento che suscita un’emozione cromatica e che mantiene viva la suggestione della scoperta e dell’incantamento della laguna.