Le case deperiscono. Marciscono. Cedono. Ma diversamente dagli uomini in punto di morte possono rinascere. Un nuovo proprietario, un’altra energia, un diverso progetto e la casa si rimette ai nastri di partenza per un nuovo viaggio. La pelle ferita, le crepe dell’intonaco, la ruggine delle strutture portano dentro la prospettiva di un nuovo inizio. Senza perdere la memoria di tutto il precedente.
L’intervento su questa casa in costiera presa in condizioni di estremo degrado, è stato condotto recuperando ogni cosa possibile, tirando fuori le qualità nascoste, utilizzando materiali poveri, prendendo a prestito i colori del posto (una lamiera dipinta, un pavimento disegnato, un tappeto di fiori) restando a bocca aperta davanti al paesaggio.
collaboratori: arch. Francesca Parisi; arch. Fabio Palma
fotografie di Luigi Spina