Lagrange 12
Dimorestudio ha progettato tre ambienti al piano terra e l’intero primo piano del negozio, in un‘atmosfera tra lusso e Art Deco, con uno stile che da sempre li caratterizza.
Il progetto evidenzia la volontà di pensare ad uno spazio molto contemporaneo nel quale i richiami all’Art Deco e agli anni ’30 e ‘40 che emergono nell’utilizzo di materiali come il vetro verde, l’acciaio ossidato, l’acciaio lucido o nero, sono rivisitati in una chiave assolutamente attuale. Con una costante attenzione nel sottolineare la grandiosità di un edificio storico, caratterizzato dall’ampiezza degli ambienti e dall’altezza di soffitti aulici. "Abbiamo voluto sottolineare le proporzioni importanti dello spazio pur creando un atmosfera accogliente ed elegante. Ci siamo ispirati al gusto italiano degli anni ‘30 e ‘40 reinterpretandolo in chiave contemporanea" spiegano Britt Moran ed Emiliano Salci.
Motivi decorativi metallici ritornano nelle diverse stanze come ‘fughe’ prospettiche che amplificano gli ambienti e li collegano tra loro. La decorazione in bacchette in ottone naturale segna gli elementi architettonici delle stanze, dallo zoccolo del pavimento alla decorazione sulle pareti rivestite con una boiserie in Alcantara®, legandosi agli spigoli in acciaio lucido delle strutture scultoree che funzionano da appenderie, che si riflettono a loro volta nelle ‘fughe’ sul pavimento, create dalle intersezioni tra il rivestimento in moquette, cemento, resina nera e granito nero.
Tra gli arredi realizzati site specific, due sono quelli iconici che come leit-motiv rimandano all’intero progetto in modo ricorrente nelle stanze: le strutture modulari che servono da appenderie in ferro verniciato nero con fughe in acciaio lucido, e che si ispirano alle grandi sculture ambientali dell’artista americano Oscar Tuazon e ai simbolici ‘ragni’ monumentali dell’artista Louise Bourgeois; i bauli-contenitori di memoria anni ‘20/’30, con scaffali o piccole appenderie, rivestiti esternamente in specchio bronzato ed internamente con seta pregiata.
Tra gli oggetti heritage che impreziosiscono le stanze, una serie di applique e lampade da terra sono allestite tra i due piani. Le lampade ‘Lambda’ di Vico Magistretti, ‘Euterpe’ di BBPR e le lampade da terra e da tavolo di Stilnuovo, convivono accanto a pezzi iconici del design come la chaise longue originale anni ’50 LC4 di Le Corbusier, Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret, e le poltrone di Giò Ponti e Paolo Buffa.
I corridoi e la scala in acciaio satinato che collegano il piano terra al primo piano infine, rappresentano un vero e proprio fil rouge, un elemento di continuità non solo tra i due piani ma tra le stanze dell’intero progetto di Dimorestudio. Interamente realizzati con pavimento e soffitto in marmo verde ming e pareti di colore giallo lucido, sono illuminati da lampade disegnate appositamente per lo spazio.