Sistema delle Piazze di Castelvetrano
Ho avuto il privilegio di fotografare quest'opera di architettura che considero l'ultimo lavoro del Professore Pasquale Culotta.
La realizzazione del sistema delle piazze e il progetto di completamento è stato seguito dalla figlia Tania Culotta e dal Professore Giuseppe Guerrera.
Nell’ambito compreso tra castello e chiesa Madre, attorno a cui si è da sempre polarizzato il disegno urbano della città, avviene un importante cambiamento di scenario architettonico, in relazione alla trasformazione della dimora del feudatario da castello fortezza a palazzo signorile.
Ne deriva una singolare e scenografica composizione planimetrica.
L’osservatore che percorre la sequenza di piazze può notare come la relazione fra chiesa madre e palazzo cambi continuamente. Il perimetro “mosso” della residenza civile ruota intorno alla chiesa e i due edifici quasi si toccano in corrispondenza dello spigolo nord del prospetto principale della chiesa Madre, superato il quale, l’arretramento dell’ala settentrionale del palazzo crea un nuovo spazio aperto: piazza Ninfa.
Non è privilegiata soltanto una visione frontale degli edifici, ma più visuali e più punti prospettici sono individuati nel percorso. Le visuali cambiano completamente ma alcuni punti privilegiati offrono scorci complessivi di grande effetto. Si tratta quindi di una successione di spazi che si restringono e si dilatano.
Mentre l’accumulazione decorativa offerta dalla Fontana della Ninfa a nord suggerisce la direzione privilegiata, dal lato opposto la chiusura della composizione architettonica è affidata al prospetto laterale della chiesa di San Pietro e alla chiesa del Purgatorio che la fronteggia.
La facciata di quest’ultima, eseguita probabilmente agli inizi del XVIII secolo, viene anch’essa concepita come completamento decorativo della piazza e, dovendo relazionarsi con il campanile della chiesa di San Pietro, è più stretta delle reali dimensioni in pianta, ricevendone un maggiore slancio verticale.