RECUPERO E SISTEMAZIONE DELL'ANFITEATRO AUGUSTEO DI LUCERA (FG)
Selezionato per la mostra "Progettare l'Archeologia" Piranesi Prix de Rome 2010
Unico esempio architettonico completo della Daunia antica, l'Anfiteatro Augusteo lucerino (I secolo dell'Impero) è un monumento imponente che esprime appieno l'epoca classica e lo splendore della Lucera romana.
Rimasto coperto da materiale di riporto per moltissimi anni, questo magnifico monumento romano fu riportato alla luce nel 1948 grazie ad una esplorazione sistematica e ad un lavoro articolato avviato dieci anni prima, a cui fecero seguito gli interventi di recupero globale delle strutture rinvenute.
La costruzione dell'anfiteatro è avvenuta tra il 27 a.C. ed il 14 d.C. secondo una tipologia, già da tempo consolidata, dei complessi edilizi di grandi dimensioni destinati a giochi gladiatori, di forma ellittica con gli assi principali di mt. 126,80 per mt. 94,50, e l'arena di mt.75,20 per mt.43,20, in un'area di oltre 10.000mq. compresa nel nucleo urbano della città romana.
La scelta costruttiva utilizzata, consistente nella escavazione della cavea e dell'arena nel pendio del terreno, per una profondità di 10 metri dal piano campagna, ha limitando le strutture e gli alzati ai muri perimetrali di sostegno e contenimento dei terrapieni ed alle murature di definizione degli spazi, dal cunicolo circumpodiale all'anello esterno, dell'altezza di un solo piano, ai corridoi assiali posti in corrispondenza degli ingressi.
Gli accessi all'arena dividono la cavea in quattro settori, ripartiti, a loro volta, in sezioni minori, delimitate da corridoi orizzontali, profondi cunicoli e locali sotterranei si aprono al centro della spaziosa arena e sull'asse maggiore, ai piedi delle scalinate, sono visibili gli “spoliaria”, piccoli ambienti in cui trovavano rifugio i gladiatori feriti nei giochi gladiatori.
L'intero invaso architettonico era recintato da un alto muro perimetrale, con decorazioni architettoniche e grandi arcate cieche, che, probabilmente, sorreggeva il velario, suddiviso in tanti spicchi di tela, scorrenti fra lunghe antenne oblique, per mezzo di un sistema di corde ed anelli.
Il grande invaso storico monumentale, collocato nell'ampio pianoro orientale della città, ai margini del regolare tessuto edilizio di frangia, di recente espansione, si attesta alla fine del lungo e rettilineo asse viario di collegamento con il centro storico, e si percepisce dall'esterno solo per i due portali ai lati opposti dell'asse maggiore, rimontati negli anni 50, e per la alta cinta arborea di pini e cipressi sul contorno dell'ampia cavea dell'anfiteatro.
Un percorso anulare, in terra battuta, realizza un camminamento di visita, di grande valenza e suggestione percettiva lungo il perimetro dell'anfiteatro e consente di accedere ai primi anelli superiori della cavea ed alle rampe di accesso all'arena ed ai locali sotterranei, occupati da acqua di falda stagnante e da vegetazione spontanea.
Della grande superficie della cavea, un tempo gradonata con muretti in laterizio e blocchi litici, idonea ad ospitare oltre quindicimila spettatori, è rimasto il regolare e costante pendio inerbito, racchiuso tra gli anelli superiori e lo spalto inferiore rialzato lungo il perimetro dell'arena.
L'intervento, oltre al completamento del restauro delle strutture antiche dell'Anfiteatro, ha previsto la ricostruzione di un settore della cavea, con una gradonata lignea e di un tratto del perimetro murato, reinterpretato per contenere un piccolo spazio espositivo e per servizi ai visitatori, in modo da consentire una adeguata fruizione del complesso monumentale ed anche il suo riuso per manifestazioni e rappresentazioni nel settore culturale e dello spettacolo.
La nuova gradonata occupa il settore semicircolare occidentale della cavea, con una capienza di circa 1200 posti a sedere, servita da due percorsi concentrici di distribuzione e sei rampe trasversali di accesso, è realizzata con un impalcato metallico rampante su micropali di fondazione, lievemente rialzato sul pendio della cavea e lungo le tracce dei muri antichi esistenti, con piano di calpestio e sedute in tavolato ligneo a doghe, quasi a ricomporre le antiche tessiture dei blocchi lapidei gradonati.
Il nuovo edificio curvilineo per servizi, con superficie di mq. 350,00, affianca un lato del settore semicircolare della gradonata ed è realizzato con murature in laterizio a corsi scanalati, sormontati da una copertura metallica con finestra a nastro continua e lo spazio espositivo interno si affaccia, con un'ampia superficie vetrata, sul percorso di visita, consentendo una vista panoramica sull'intero anfiteatro.
Gli spazi interni accolgono, inoltre, la biglietteria ed accoglienza visitatori, la libreria e caffetteria, i servizi igienici e tecnologici ed, all'esterno, la copertura metallica in aggetto realizza, sulle due testate dell’edificio, un porticato di accesso ed una zona di sosta e riposo.