La casa di Chiara e Stefano
Da una parte ci sono grandi superfici vetrate che come un diaframma segmentato aprono la casa al paesaggio, dall'altra quinte di legno e nuclei funzionali interni ci portano dentro all'organismo, tracciando percorsi fluidi e continui che si affiancano alle vetrate per poi rientrare nella penombra degli spazi più interni.
Alta su una collina, in un insediamento residenziale di cui fa parte anche una piccola chiesa, la casa si trova in un luogo paesaggisticamente privilegiato.
La vista dominante e l'esposizione ottimale a sud ovest sono una presenza tangibile in ogni spazio della casa.
Abbiamo lavorato mantenendo la concezione architettonica originaria di un progetto preesistente, pensato su due livelli per adattarsi alla sezione ripida del terreno.
Il livello inferiore presenta uno sviluppo longitudinale e ipogeo, inserendosi nel pendio come un terrazzamento naturale in pietra. Qui trovano spazio le camere, lo studio e la zona palestra.
La centralità e l'individualità caratterizza al contrario il livello superiore della zona giorno che come un masso si appoggia sulla struttura sottostante ne rimane incastrato e diventa l'ingresso principale alla quota alta della strada. A questo livello gli spazi esterni riprendono l'andamento longitudinale; verso nord la piscina è ricavata nella sezione del muro a sasso, dal lato opposto si apre un ampio terrazzo sopra la copertura del garage.
La sfida progettuale é stata quella di capire come riuscire a gestire all'interno della casa tanta natura, tanto cielo con le sue diverse e forti condizioni atmosferiche con sentimenti contrapposti.
L'osservazione e la protezione sono diventati gli obiettivi del progetto.
La volontà di partecipare alla bellezza dell'esterno convive con la ricerca opposta di trovare intimità e concentrazione all'interno.
Da una parte ci sono grandi superfici vetrate che come un diaframma segmentato aprono la casa al paesaggio, dall'altra quinte di legno e nuclei funzionali interni ci portano dentro all'organismo, tracciando percorsi fluidi e continui che si affiancano alle vetrate per poi rientrare nella penombra degli spazi più interni.
La definizione dell'organismo ha preso forma anche dalla comprensione della dinamica di una vita a due, con ritmi e caratteri diversi: la libertà di ognuno da individuare e capire, gli ambiti da condividere e quelli da proteggere.
Ne consegue uno spazio fluido, continuo, senza interruzioni. I confini non sono definiti, gli spazi si trasformano seguendo i momenti ritmati della giornata. Grandi pannelli scorrevoli a tutt'altezza modulano stanze ideali, creano fessure di compagnia, di luce, di curiosità e quindi di gioco dinamico. Non volevamo dover far "chiudere una porta" per potersi isolare.
Un ulteriore piano di controllo del progetto è stata l'attenzione posta alla dinamica delle linee naturali di luce e ombra che si disegnano per terra nelle diverse ore del giorno. Il pavimento di cemento del livello superiore enfatizza e pone in risalto il contrasto tra chiaro e scuro, i confini qui al pomeriggio appaiono netti e precisi. Il legno del piano inferiore al contrario assorbe e attenua le differenze, i toni sono più sfumati, l'atmosfera più riposante.
All'esterno in prossimità delle vetrate del soggiorno l'acqua della piscina riflette la variabilità del cielo. All'interno a breve distanza il fuoco di un braciere appoggiato a terra scalda e tiene compagnia nelle fredde giornate invernali.
The house is located in a scenically privileged position, high on a hillside in a residential settlement
in which a small church also is a part.
The dominant view and an excellent south-west exposure are a tangible presence in every space of the house.
We have been working on a project maintaining the originally thought out architectural concept including two levels in order to adapt the design to the steep slope of the ground. The lower level presents a longitudinal and hypogean development integrated in the hillside as a natural stone terrace. Here you will find bedrooms, studio and fitness zone.
Centralness and individuality characterize, on the contrary, the upper level of the living area that, as a rock is resting on the structure and thus remains fixed, has become the principal entrance from the high-positioned street. On this level the outdoor spaces take a longitudinal trend; towards north the pool is going out from the section of the stone wall, on the opposite side a large terrace opens itself on the top of the garage.
The project challenge, which we have felt important from the beginning, has been how to succeed in managing, in the inside of the house, all of the outside nature, the many types of sky with different and strong weather conditions, without conflicting emotions.
Observation and protection have become the objectives of the project.
The will to involve all the outside beauty is coexisting with the opposite approach to create intimacy and concentration inside the house.
On one side you have large glass surfaces which as a segmented diaphragm opens the house to the scenic nature, on the other side wooden wings and functional elements that are carrying us into the organism of the house, tracing flowing and continuous passages along the glass surfaces for then to enter the semi-darkness of the inner spaces.
The definition of the organism has also taken shape from the comprehension of the dynamics of two persons’ common life with different rhythms and characters: identify and understand each person’s liberty, the areas to divide and those to protect.
This is transferred into a flowing, continuous space without interruptions. The borders are not defined, the spaces are changing following the rhythmic moments of the day. Big full-height sliding panels are modelling ideal rooms, creating fissures for company, light and curiosity like a dynamic play. We didn’t want it to be necessary to “close a door” in order to isolate a room.
A further control of the project has been the attention to the dynamics of the natural borders of light and shadow which are drawn on the floor at the different moments of the day. The concrete floor of the upper level emphasises and highlights the contrast between light and darkness; the borders in the afternoon seem sharp and precise. On the contrary, the wooden floor of the lower level absorbs and mitigates the differences; the shadow tones are softer, the atmosphere more relaxing.
Outside near the windows of the living room the pool water is reflecting the variability of the sky. Inside, within a short distance, the fire of a brazier placed on the floor creates heat and gives company in the cold winter days.