Il nuovo negozio De Wan è caratterizzato da un ambiente raffinato e ricco ma al contempo attuale, il cui spazio viene amplificato dall’utilizzo di specchi e materiali riflettenti. Questi si compenetrano e contrappongono per rimarcare il contrasto concettuale tra linee fortemente contemporanee, e l’uso di materiali tanto eleganti quanto tradizionali, come il legno, la pietra, il marmo e il ferro, i quali sono declinati con stile, al fine di dar vita ad una reinterpretazione del design anni ’50.
L’essenzialità formale dell’ambiente risulta infatti peculiarità imprescindibile. La pavimentazione viene trattata in maniera netta e asimmettrica, in quanto il marmo cede drasticamente il passo alla pietra grigia serena; questo passaggio viene esaltato da un bancone in inox super mirror color champagne che cavalca la diversità materica ed esaspera la potenza del marmo chiaro Calacatta Green finemente venato, rispecchiandolo. Lo spazio si dilata da qualsiasi punto di vista, ingannandone la percezione e il bancone sparisce nel riflettere ciò che lo circonda.
L’arredamento, totalmente disegnato dall’Arch. Fabio Fantolino, si afferma promotore del richiamo stilistico dal retrogusto anni ’50, a cui ci si è rivolti per ammorbidire l’austerità di alcune forme e materiali. Lo sviluppo a parete infatti è esaltato dal contrasto tra la morbidezza della boiserie a scalanature verticali che avvolge il negozio e la rigidità degli espositori, i quali si presentano come blocchi di luce incorniciati da ferro nero brunito e inserti in inox super mirror. Sul lato opposto del negozio la boiserie incontra il marmo Calacatta Green facendo da sfondo a mobili-libreria tipici degli anni ’50 a cui si è voluto dare una rigorosa riconnotazione: le mensole sono sorrette da un unico sostegno nero opaco che alla base contiene delle cassettiere in legno di Noce Americano dalle venature marcate ed accentuate da una verniciatura naturale. Gli arredi aggettanti alla sinistra del bancone, realizzati insieme a tutta la falegnameria, da Materia Design, si connotano da superfici di marmo, la cui opulenza materica, abbracciata dall’acciaio super mirror, viene ingentilita dall’essenzialità delle forme: i volumi si compenetrano con un operazione che ne intrappola alcuni che rimangono sospesi, fissandone a pavimento altri. Il risultato è un arredo dal carattere forte e distintivo. Alla destra del bancone un mobile in legno sorretto da snelle gambe nere in ferro brunito e alleggerito da un inserto vetrato scomposto, si impone nello spazio senza interferire con la potenza visiva dell’acciaio riflettente retrostante.
Gli elementi aggettanti, quasi sospesi, contribuiscono insieme con la luce, riscaldati dal legno in Noce Americano, a connotare lo spazio come quasi privo di gravità, contribuendo a declinare il negozio come una futuristica boutique parigina.