House C
Situata a circa metà strada tra Venezia e le Dolomiti, la spettacolare villa è situata in una posizione strategica e guarda il mondo come una scultura bifronte: da un lato, quello dell’accesso stradale, è rivolta verso il paese, dall’altro quello del giardino privato, è rivolta verso la valle e la vista sulle colline del Montello.
Il progetto di zaettastudio dell’architetto Giorgio Zaetta valorizza al meglio questa dislocazione, proteggendo la casa con una parete metallica sul versante urbano e aprendola con grandi vetrate verso il panorama.
La villa è la nuova residenza di una coppia di imprenditori, con tre figli in età scolastica. Una residenza che oltre ad assecondare la vita di famiglia consente anche momenti di rappresentanza e di convivialità con gli amici.
L’edificio si estende per 1000 metri quadrati ed è disposto su due livelli, quello inferiore mette lo spazio vivibile a contatto immediato con la natura e sfrutta la morfologia del terreno per interrare e nascondere la cantina e lo spazioso garage; quello superiore, circonchiuso da una grande terrazza, sembra una nave ancorata nel verde. Nel giardino trova spazio la piscina natatoria.
L’ingresso pedonale della casa che introduce al piano superiore si situa sul lato Ovest, tra la parete metallica e un bow window di nuova concezione, che come un ponte di comando controlla l’accesso all’abitazione. La parete vetrata ha il lato maggiore costituito da un’unica lastra di vetro blindato dalle imponenti dimensioni di metri 5 x 3.50.
A chi accede da questa porta e dalla perfetta scala la casa sembra sospesa, leggera e magica, pronta a rivelare altre sorprese.
L’ingresso veicolare rivela da subito il doppio volume dell’edificio, con il piano affacciato sul giardino che manifesta la sua natura ospitale, protetto dal generoso aggetto della terrazza che in questo punto, sul lato Sud, raggiunge i 5 metri di ampiezza. Il tutto sotto l’occhio vigile di piccole telecamere, appositamente disegnate, che dall’alto del tetto inquadrano l’accesso e il perimetro della proprietà.
La terrazza in legno di teak, che corre attorno al volume superiore e sembra voler abbracciare la casa, ha anch’essa un fascino nautico e termina ai lati dell’ingresso principale concedendo altre due vie di entrata e uscita. La parete bianca esterna è realizzata con un'unica lastra di lamiera di acciaio.
La parete Ovest che affianca l’ingresso è costruita con piastre di lamiera d’acciaio eseguite in una tinta color salvia appositamente studiata dall’architetto. La loro opacità serve a proteggere le stanze da bagno retrostanti, che ricevono la luce dall’alto tramite un'efficace soluzione architettonica.
Accedendo dal garage gli abitanti di House C. trovano uno spazioso guardaroba, dove possono lasciare scarpe e abiti. Una pratica panca d’appoggio in corian® facilita le operazioni di vestizione. Nell'insieme dell'abitazione sono state realizzate armadiature su misura per oltre 200 metri lineari.
Affacciata sul giardino si trova l’area fitness, con vasca idromassaggio e bagno riservato. Sempre sullo stesso livello, al di la della scala che porta al piano superiore, trova spazio un appartamento destinato agli ospiti.
Al piano terreno per i momenti di condivisone e di svago più informali è stato progettato un grande spazio aperto, dotato di cucina a vista e tavolo da pranzo lungo oltre 4 metri, realizzato su disegno dell’architetto con vecchie travi di legno recuperate nell’azienda dei proprietari. Sopra la tavola un poetico lampadario di Ingo Maurer.
In questo ambiente conviviale, che nel gergo popolare viene denominato ‘La taverna’, il proprietario ha voluto un grande camino ad altezza di lavoro, dove poter cucinare sulle braci.
L’enterteinment è assicurato dalla ‘sala cinema’ dove, comodamente seduti o allungati sui divani disegnati da Patricia Urquiola per B&B Italia, si condividono le proiezioni a parete.
Una scala interna in legno di teak unisce il piano terra, destinato all’accoglienza, agli ospiti, al fitness e ad altri locali di servizio, con il piano superiore dell’abitazione. Una seconda scala, di cui in alto si coglie il lato inferiore, conduce a sua volta sul tetto a terrazzo da cui, nelle giornate limpide, è possibile scorgere Venezia, distante in linea d’aria 43 km a Sud Est.
La cucina e la sala da pranzo sono al centro della casa, ripercorrendo valori simbolici della tradizione italiana. Poste di fronte all’ingresso principale dividono la zona notte dal living. La cucina Bulthaup a doppio bancone, con l’area cottura ad isola, è realizzata su misura con un top d'acciaio lungo 5 metri e dispone di un tavolo a penisola con 5 sedie per il breakfast e i pranzi veloci del nucleo famigliare. La sala da pranzo è arredata con le classiche sedute di Hans J. Wegner, prodotte da Carl Hansen, distribuite attorno a un tavolo in corian®, progettato dall’architetto e realizzato su misura, illuminato da uno chandelier di Ingo Maurer.
Lo spazioso living, è organizzato con un primo salottino da the o da lettura, posto nel bow window ponte di comando, e da un’ampia area relax dove trovano posto la libreria a parete realizzata su progetto e opere d’arte contemporanea, quali il lavoro di Neil Belouba, attualmente richiesto in prestito dalla galleria I.C.A di Londra per un’esposizione dedicata. Il living occupa tutto il lato Sud del piano abitato e dal suo interno la vista spazia su tre lati. Una pavimentazione omogenea in listoni di teak ricopre la quasi totalità della superficie calpestabile contribuendo a creare quel senso di apertura e spazialità che pervade House C.
Il living è direttamente affacciato sul lato in cui la terrazza con i suoi 5 metri coperti raggiunge la sua ampiezza massima. Un camino passante permette di godere delle braci sia dall'interno del soggiorno che dalla terrazza. Le aperture delle grandi vetrate antisfondamento sono azionate da potenti motori che ne gestiscono lo scorrimento. Sulla terrazza trovano spazio un tavolo per mangiare all’aperto e un comodo salotto per aperitivi e ricevimenti.
Il salottino del welcome, che con il suo sbalzo domina l'ingresso, è arredato con 4 poltrone disegnate da Antonio Citterio per Flexform e con la lampada Arco dei fratelli Castiglioni, una vera icona del design italiano. L'illuminazione portante della villa è assicurata dalla presenza di 522 piccole lampade in vetro soffiato, disegnate dall'architetto ed equipaggiate con sorgenti LED a bassissimo consumo. I tre bagni, i due dei figli e quello degli ospiti, usufruiscono della privacy della grande parete metallica e ricevono luce ed aria da una suggestiva apertura zenitale. Tutti i lavandini e gli accessori bagno sono realizzati in corian®, su disegno dell’architetto.
La zona notte dei padroni di casa è posta nell'angolo a Nord Est ed è formata da ingresso, stanza da bagno, zona vestizione e camera da letto. Quest'ultima ha un sapore sobrio, lo spazio è sgombro e immacolato e la vetrata scorrevole con le tende oscuranti si apre sulla terrazza e sulla vista in lontananza.
Nella stanza da bagno padronale le ampie vasche dei lavandini, i mobili contenitori e gli
accessori sono realizzati in corian® su disegno dell'architetto Zaetta. Particolare cura è stata posta nell'incassare la vasca da bagno, a cui si accede facilmente scavalcando un bordo che fuoriesce dal pavimento per soli 25 cm.
Last but not least un piccolo gioiello di creatività, pulizia formale e funzionalismo inventato dall'architetto: un perfetto specchio circolare con scocca di acciaio è posto come un'opera d'arte lungo la parete del corridoio della zona notte, ma scorrendo disvela un alveo lungo il quale la biancheria sporca discende direttamente in una grande cesta sita nella sottostante lavanderia.