Social Housing Monserrato
L’area di progetto si trova a Monserrato, tra la via Cesare Cabras e il canale di Terramaini, oggi occupata da campi sportivi. Abbiamo deciso di realizzare un sistema di quattro isolati contemporanei con varie funzioni: attività commerciali, spazi polifunzionali, biblioteche, uffici co-working, appartamenti e, nel primo isolato, la casa dello studente.
L’idea compositiva nasce della classica casa a corte mediterranea, dove tutti gli ambienti si affacciano in un unico spazio centrale, la corte, dalla quale prendono aria e luce, protetti dai raggi solari diretti da un portico perimetrale. Il muro esterno, in genere senza aperture, garantiva la privacy degli abitanti. In alcune occasioni però, quando il portale di ingresso veniva aperto, la corte diventava uno spazio vivo, semipubblico, un luogo di commercio e di festa.
L’isolato a blocco, ha una forma semplice, un parallelepipedo svuotato al centro e piegato sul fronte strada per inserirsi al meglio nel contesto. Si apre con due tagli netti, uno sulla via principale e l’altro sul parco. Altre più piccole aperture creano percorsi trasversali che collegano gli isolati. La parte alta del blocco è stata scavata per poter facilitare l’ingresso della luce nella corte e negli appartamenti, creando così delle terrazze in quota.
Gli isolati sono introversi e si aprono sull’ampia corte centrale, questa si pone come punto di mediazione tra la città e il parco, diventando spazio di relazione e condivisione per l’intera area metropolitana.
Il prospetto sulla via principale si configura come un blocco stereotomico e impermeabile, con un unica apertura nella parte alta che garantisce l’illuminazione naturale agli uffici. Il prospetto sul parco è fortemente influenzato da esso, è leggero, infatti il piano terra è svuotato e permette un’ampia vista all’esterno pur rimando all’interno della corte.
L’ingresso all’edificio avviene attraverso la corte, un grande spazio pubblico di relazione, e in cui si affacciano tutti gli accessi. Attraverso i collegamenti verticali si accede ai piani alti, che portano alle terrazze in quota semipubbliche e alle abitazioni private.
Attorno alla corte, al livello 0, sono presenti le attività commerciali, accessibili pubblicamente solo dall’interno dell’isolato, mentre la zona privata è sulla strada e presenta un piccolo accesso di carico-scarico.
Nella parte alta del blocco sulla via principale sono stati inseriti gli uffici, uno di grande dimensione, ideale per l’esigenze contemporanee di co-working, e alcuni più piccoli. Negli altri lati, nei piani alti, troviamo gli appartamenti, suddivisi in quattro tipologie mescolate tra loro, la più piccola da 60mq, un simplex da 90mq e un duplex da 100mq, e la più grande organizzata su un unico livello da 120mq. La varietà di appartamenti genera un mix sociale all’interno dell’isolato che lo rende “vivo” in diverse ore della giornata.
Le abitazioni presentano caratteristiche simili nella suddivisione degli spazi interni: la zona notte e i servizi si affacciano nelle strade laterali agli isolati, la zona giorno si affaccia sulla corte attraverso una loggia, inoltre in quasi tutte le tipologie è presente una piccola zona studio che all’occorrenza può essere trasformata in una camera momentanea per ospiti, questo rende gli appartamenti più flessibili.
Sono studiate in base all’orientamento, sviluppano la zona giorno con aperture prevalenti sulla corte, inoltre sono presenti delle logge di varia profondità che creano uno spazio filtro tra interno ed esterno. Quelli esposti con la zona giorno a sud-est avranno una loggia profonda, in modo da schermare la luce del sole.
Dove gli appartamenti sono esposti con la zona giorno a nord-ovest, la loggia è meno profonda e alcuni avranno una seconda loggia sul lato meglio esposto a sud-est per illuminare gli ambienti. Nella corte le logge sono schermate da un involucro permeabile formato da pannelli fissi e mobili. I pannelli sono creati disponendo dei listelli in legno verticali con sezione 3 x 6 disposti a diversa distanza, più o meno fitti, ottenendo così quattro diversi moduli. I moduli sono disposti nei prospetti su corte in base al soleggiamento, per garantire maggior protezione dai raggi diretti del sole e generano così un ritmo sfumato più o meno fitto.
I prospetti su strada sono più chiusi, le aperture più modeste sono oscurabili con dei pannelli in legno garantendo così una maggiore privacy agli spazi privati interni.
Per la scelta del materiale delle schermature ci abbiamo pensato a lungo, orientandoci inizialmente anche su materiali metallici, ceramici e vetrosi. La scelta del legno e in particolare del larice ci è sembrata la più corretta. La matericità del legno rende gli ambienti domestici più accoglienti, è utilizzato per l’involucro permeabile, il rivestimento delle logge e penetra anche all’interno dell’edificio nelle zone giorno con i pavimenti.
Abbiamo scelto il larice per le sue caratteristiche, le sue qualità e la sua sostenibilità: non necessita di protezioni aggiuntive perchè sulla superficie si forma uno strato ossidato che funge da barriera protettiva degli agenti atmosferici, con il tempo tende ad un colore grigio, ma se si vuole tenere il colore caldo originale del legno può essere tinteggiato con vernici incolori a base di solventi organici e questo va ripetuto ogni 2-3 anni circa.
Nel piano terra, prevalentemente destinato al commercio, abbiamo optato per delle super ci in cemento a vista di colore chiaro, ottenuto grazie alla scelta di opportune cassaforme in legno.
Per la parte alta dei prospetti su strada il materiale scelto è l’intonaco bianco, che come ci insegna la tradizione mediterranea riflette i raggi solari, più la radiazione solare viene riflessa tanto minore è il calore che si accumula nell’ambiente interno. Il bianco con la sua semplicità sottolinea i volumi puri della nostra architettura.