europan13 LIBRAMONT
Un toit pour le flâneur propone un progetto che mira alla massima integrazione con il quartiere della città di Libramont, in cui si inserisce.La storia della città parla di cambiamenti improvvisi, causati dalle scelte sul trasporto a larga scala, le quali accrebbero in pochi anni l’importanza della località. La nostra proposta cerca di definire un processo che può incontrare le esigenze degli investitori e del comune.
I cambiamenti infatti hanno bisogno di tempo, le necessità possono stravolgere i piani, ed è per questo motivo che la pianificazione elaborata risponde alla massima flessibilità. La strategia del cluster può essere letta come una trasformazione “in itinere”, implementando la relazione tra invarianti e variabili. L’assetto funzionale prevede un mix funzionale che offra una vasta gamma di possibilità e una giusta ibridazione tra superficie pubblica e privata. Un toit pour le flaneur prova a misurare il contesto esistente relazionando edifici e blocchi in tensione tra loro, trasformando gli spazi tra questi oggetti in luogo della relazione.La spina del programma è costituita da un grande nastro pubblico: esso collega i due più importanti luoghi della città; attraversa la ferrovia senza interruzioni e congegni meccanici, fornisce un due parti che vivono oggi una forte cesura.
Il sistema lineare aperto ce può essere utilizzato come spazio flessibile per esposizioni, eventi, shop e proposte ricreative. Il nuovo percorso pedonale e ciclabile garantisce continuità di interazione tra le Il porticato funziona come il limite poroso dell’area, un’interfaccia che condensa la parte più pubblica della vita della comunità.
Un toit pour le flâneur strives for the project’s maximum integration in the neighbourhood. It provides a development program that would help the central area of Libramont to adapt to its future, accommodating a rich variety of future uses. The history of the town tells of sudden changes, caused by transportation and large-scale decisions,that increased in few years the importance
(and the population) of the place. Our proposal would define a process, instead of fixed forms, to
be used as tool by investors and the municipality. Changes will take time; evolved needs will
challenge the plan, which is meant to be structured on non-dogmatic rules to let the centre of Libramont be constantly “up-to-date”. The cluster strategy would read the ongoing transformation, implementing the relationship between invariants and variables.
Nowadays, there is a clear distinction between commercial polarities facing the street to Recogne,the public offices and the residential area. The program for the new core of Libramont should be diversified, complex and host a larger
range of possible activities. The economic balance between public expenses and private investments will be the very core of the developing strategy.
The spine of the program is a simple public strip: it links the two most important places of the town (Place Communale and the station square), crosses, the railway without interruption or mechanical devices, provides an open linear system to be
used as flexible space for temporary expositions, events, shops and recreational purposes. The new cyclists and pedestrians allows continuous interaction between two parts which are, despite being the very centre of the city, strongly detached in the present.
The porch functions as porous edge of the area, an interface that condenses the most public life of
the community.