Casa Martini
Il fondo sul quale sorge l’edificio è il risultato della parcellazione di una proprietà già edificata.
La parcella che ne risulta è di piccole dimensioni e residuale ma di notevole interesse per quanto riguarda la sua posizione.
Essa si trova a lato della valle di Sementina nel punto esatto in cui il sistema di arginatura in pietra si conclude per lasciare spazio ad un sistema di terrapieni e in cui la strada comunale cessa di costeggiare il fiume per addentrarsi nel tessuto costruito del paese.
L’edificio pensato in un primo tempo dalla committente come casa monofamiliare, si trasforma, quasi subito, in casa bifamiliare. Questo permette alla proprietaria di affittare il piccolo appartamento (2 ½ locali) al piano terra così da rendere l’operazione economicamente sostenibile e, nello stesso tempo, permette l’ampliamento futuro dell’appartamento principale che potrà passare dalle attuali due camere da letto a tre camere. Il progetto si pone parallelamente rispetto al fiume liberando il più possibile lo spazio tra la casa e l’argine. L’appartamento al piano terra si apre su questo spazio cercando una forte relazione con il muro in pietra che diventa il vero limite della zona giorno.
L’appartamento principale occupa il primo e il secondo piano. Il muro del fiume è visivamente scavalcato e lo spazio si apre, attraverso la terrazza in doppia altezza, sul suggestivo paesaggio antistante. Le particolarità del contesto non permettono tuttavia al progetto di intrattenere un rapporto esclusivo con il fiume e la sua arginatura. La facciata rivolta verso la strada è disegnata da una grande apertura che, appoggiata al suo asse di simmetria, si apre verso la montagna. In questo modo si crea un fronte strada che orienta l’intero volume sullo spazio pubblico.