Architettura Senza l'Uomo
La serie fotografica intitolata Architettura senza l'uomo consiste in un reportage fotografico sul desolante paesaggio italiano sfregiato in modo irreversibile prima dalla forsennata cementificazione e in seguito dai segni dell'abbandono causati dalla perdurante crisi economica. Gran parte degli scatti sono stati realizzati lungo la via Emilia che da luogo simbolo del boom economico dell'Italia del dopo guerra si è trasformata in quella che oggi appare come una bizzarra opera di un architetto maldestro e fin troppo fantasioso, un specie di demiurgo del caos che ha agito in modo libero e incondizionato per lunghi anni devastando una vasta area di territorio sotto gli occhi distratti degli abitanti e delle amministrazioni. Nello scenario economico attuale, nel quale la piccola e la media impresa non rappresentano più la spina dorsale dell'economia del paese, la via Emilia non è che una lunga processione di edifici industriali in stato di abbandono e capannoni di cemento armato mai ultimati. Tra questi, ho scelto di documentare attraverso la macchina fotografica le architetture riconquistate dalla natura, scheletri abbandonati dall'uomo che vengono piano piano trasformati, come relitti sottomarini, in organismi brulicanti di vita.
Il titolo di ogni scatto termina con una cifra che indica il numero di anni trascorsi dall'abbandono dell'edificio, i dati sono il frutto di consultazione di fonti archivistiche oppure, in assenza di queste, di interviste agli abitanti delle immediate vicinanze dell'edificio abbandonato.