Siberian house
La ricca collezione d'arte contemporanea dei proprietari ed in particolare le origini russe della effervescente Committente, condizionano inevitabilmente l’indirizzo di progetto della ristrutturazione di questo appartamento romano, sito nello storico quartiere Prati.
Una struttura muraria portante e le necessità familiari non riescono a frenare la voglia di moderno desiderata soprattutto dalla Committente, trovando espressione in uno schema planimetrico semplice e lineare che, infilandosi nelle partizioni murarie portanti proprie dell’unità immobiliare, disegna comunque una spazialità contemporanea grazie a geometrie rigorose e soprattutto ad una limitata scelta cromatica che vede primeggiare il bianco, tramite l’uso del corian, delle lamiere laccate, dei vetri retroverniciati, o semplicemente dell’intonaco tinto.
Sostanzialmente viene rispettata la distribuzione planimetrica esistente, caratterizzata da un lungo corridoio centrale a distribuire sulla sinistra dapprima la camera da letto padronale, con annesso guardaroba, quindi a seguire il soggiorno; sulla destra invece, dopo un piccolo ripostiglio, si sviluppano la camera da letto figlio, con annesso guardaroba e bagno, quindi il bagno padronale ed infine la cucina.
L’ingresso rappresenta una vera e propria dichiarazione di intenti: l’assenza di decorazioni superflue o di qualsiasi altro segno architettonico che possa ‘sporcare’ il contenitore, conferisce all’ambiente un piacevole sapore astratto che rende protagonista assoluto il fondale della lunga prospettiva, connotato dalla litografia di Marilyn con adiacente tavolino ‘traccia’ di Ultramobile in foglia d’oro.
Anche lo zoccolino battiscopa, richiesto dalla committente, si ritira all’interno dello spessore dell’intonaco, proprio con la volontà di non costituire un ulteriore segno, mentre un’unica pavimentazione in gres porcellanato vetrificato, sempre in bianco, pavimenta tutta la casa, salendo anche a rivestire le pareti bagno.
Sulla destra del corridoio sfiorano la parete i grandi pannelli porta completamente esterni alla stessa (di Lualdi) mentre sulla sinistra rispondono tre grandi varchi su muratura portante, il primo chiuso da una porta (l’invisibile di Portarredo), i secondi direttamente aperti sul soggiorno.
Nel soggiorno e nelle camere da letto arredi industriali della migliore produzione italiana (Cassina, Poliform, B&B) disegnano un’ordinata composizione impostata su assi geometrici rigorosi che trovano nell’unica piega sghemba dell’abitazione l’unica realizzazione artigianale: un grande pannello laccato, retroilluminato, che in camera da letto padronale ingloba il punto TV.
Per il resto, una lineare composizione cucina ed i bagni allestiti con postazioni lavabo e doccia di Antonio Lupi e sanitari di ceramica Flaminia, completano l’elegante ambientazione generale.
L’utilizzo esclusivo del bianco conferisce all’ambientazione un piacevolissimo sapore ‘lunare’, a seconda delle ore e quindi delle condizioni luminose, privo di ombre e glaciale, o, al contrario, scaldato dagli spot alogeni, più ‘residenziale’ ma comunque, sempre, inevitabilmente ‘siberiano’.