Interior Design Via Trento
Un progetto "minimo", difficile per la tensione emotiva che lo governa, una ricerca e sperimentazione continua sull'equilibrio tra memoria e desiderio, realizzato come richiesto dalla committenza in brevissimo tempo e con un budget economico contenuto.
La necessità di una ristrutturazione a costi contenuti e da realizzare in brevissimo tempo (solo tre mesi arredi compresi) è stata tradotta in un progetto di forte tensione emotiva con una continua ricerca e sperimentazione sull'equilibrio tra memoria e desiderio. La memoria è quella del luogo, del contesto, delle strutture, dei materiali e del loro naturale deperimento, su cui si stratificano i desideri e le visioni future dell'abitazione. L'occasione è costituita dal progetto di ristrutturazione di un piccolo appartamento di un edificio costruito a Forlì nel 1937 su progetto dell'ingegnere Tosi.
Il progetto di ristrutturazione è stato realizzato riducendo al minimo indispensabile gli interventi sulla muratura esistente e recuperando vani porta e pavimentazione esistente, mentre i serramenti esterni sono stati sostituiti con forniture basso emissive. Per adeguare gli ambienti al programma funzionale richiesto dalla committenza si è ricorso a impianti a vista senza tracce a pavimento. Una scelta possibile in termini di sicurezza perché l'abitazione è priva di utenza gas, la cucina usa infatti fuochi ad induzione. Gli impianti con le loro finiture di tipo industriale: canali di distribuzione in acciaio per il riscaldamento, canaline e scatole di derivazione a vista per l'impianto elettrico sono diventati l'elemento caratterizzante del progetto di interior design.