Amarcord
Amarcord, progetto di rinnovamento degli spazi aperti adiacenti al Canal Grande di Trieste, è insieme una e
più cose: un progetto di urban landscape, un’installazione luminosa e artistica, un intervento di riorganizzazione
delllo spazio pubblico in un sito così strategico per la città di Trieste. Il progetto si articola in tre steps
conseguenziali corrispondenti a tre aree ben definite:
- la riapertura del tratto finale del Canal Grande;
- l’installazione luminosa e artistica nel Canale;
- il rinnovamento degli spazi aperti adiacenti
La riapertura del tratto finale del Canal Grande
La proposta propone la riapertura del tratto finale del Canal Grande in corrispondenza di Piazza Sant’Antonio
Nuovo: la larghezza della nuova vasca è la medesima dei tratti precedenti. La scelta progettuale è di
mantenere l’impostazione simmetrica della maglia urbana esistente il cui asse di simmetria corrisponde alla
chiesa di Sant’Antonio Nuovo e al Canal Grande stesso.
Il tratto finale del Canale termina con una banchina gradonata che si raccorda alla quota della piazza. La
banchina è costituita da una successione di gradoni rivolti verso il Canale e di conseguenza verso il mare.
L’installazione luminosa e artistica nel Canale
La volontà è di dare nuova vita alle placide acque del Canale con una installazione luminosa posizionata
sul fondale lungo tutti e quattro i tratti di cui è composto. L’installazione luminosa è costituita da moduli
di calcestruzzo dalla forma cubica variabile, sigillati al fondale del Canale, e dotati sulla loro sommittà di
faretti subacquei basso emissivi la cui luce, rivolta verso l’alto, varia per intensità in base alle dimensioni del
blocchetto su cui poggiano.
L’effetto ricercato è quello che, durante le ore notturne, il Canal Grande si accenda di luci di intensità diversa
- più intense laddove i blocchi di cls emergono sul pelo dell’acqua - determinando un effetto scenografico unico nel suo genere in grado di attivare l’area di progetto durante l’intero arco della giornata. Alcuni dei blocchi di cls, quelli di dimensioni superiori, raggiungono il pelo dell’acqua diventando appoggi per le opere d’arte. Si vuole infatti realizzare un percorso espositivo en-plein-air posizionato direttamente nel Canale.
Il rinnovamento degli spazi aperti adiacenti
La Piazza del Ponterosso, di cui recentemente è stata rinnovata la pavimentazione che si intende preservare,
ha dimensioni vaste. Un tempo sede di un florido mercato oggi, forse anche per il fatto di essere così spoglia,
caduto in disgrazia. La proposta è quella di intervenire in maniera morbida sul layout della Piazza inserendo
delle alberature di medio fusto disposte sulla stessa griglia dell’installazione luminosa.
L’attraversamento pedonale di Corso Cavour è stato reso più visibile per gli automobilisti e diretto per
coloro che passeggiano. Si tratta di una porzione di strada di forma rettangolare portata ad una quota
superiore (+ 15 cm) rispetto a quella carrabile e pavimentata in cls architettonico della stessa tonalità di
Piazza Sant’Antonio Nuovo. Infine in prossimità del tratto finale del Canale è stata disegnata una banchina
gradonata dalle caratteristiche simili a quella proposta nel nuovo tratto del Canale e, come per Piazza del
Ponterosso, si è installato un’area verde composta da alberi disposti in forma compatta.