INTERVALLO
Primo Premio.
ampliamento dell'edificio della Scuola Primaria di via dante Alighieri e messa in sicurezza dei percorsi di accesso al plesso scolastico.
Meno volume più spazio.
Il progetto, ricalcando la planimetria della scuola esistente, si posiziona con un orientamento prevalente in direzione estovest. Questa scelta punta ad assecondare l’impianto attuale e risovere il sistema dei dislivelli. Attraverso due corpi ortogonali si risponde alle richieste a base di concorso, ripensando le volumentrie massime impiegabili. Il bando mette a disposizione la costruzione di due piani fuori terra ed un piano interrato. A questa configurazione si preferisce utilizzare solo due piani, uno rialzato ed uno ribassato. Quindi, pur impiegando meno volume si definiscono tutti ambienti ben illuminati e con una dislivello contenuto per raggiungere l’uscita verso l’esterno. Ad intersecare il solido principale un grande atrio di ingresso si allinea con l’entrata attuale della scuola, garantendo un collegamento fluido senza interferire in alcun modo con il resto della facciata presente. Limitare adiacenze e promiscuità di flussi con l’edificio costruito, rappresenta un punto di forza del progetto, che non toglie nessuno degli spazi attuali e si mantiene ad una quota di copertura di 6,15 metri, che continua a permettere alle aule al primo piano della scuola di traguardare lontano.
Nuovo ingresso, nuova immagine.
Nelle facciate risiede buona parte del messaggio che il progetto mira a trasmettere al visitatore. Avvicinandosi all’edificio dall’ingresso principale di Via Dante Alighieri, si percepiscono una successione di piani che ripensano l’immagine della scuola. Le rigogliose alberature, la cornice dell’ingresso, il volume dell’ampliamento, con la scuola che lo sovrasta ed il cielo in lontananza. Procedendo con ordine, il riferimento al parco esistente è un valore attuale con il quale il progetto ha scelto di interferire il meno possibile. Posizionarsi in direzione nord-sud avrebbe infatti significato intaccare la continuità della vegentazione che separa come una quinta scenica la scuola dalla strada. La cornice dell’ingresso, unica eccezione del prospetto, segna in modo deciso il percorso di accesso principale da Via Dante, per accogliere ed indirizzare i fruitori. Il nuovo volume, scansiona lo spazio in modo costante attraverso dei telai strutturali in legno lamellare. Questo ritmo, alternato ai pannelli di tamponamento scuri, mira ad integrarsi con i colori della vegetazione, come i tronchi chiari degli alberi e le ombre scure delle chiome.
Attraverso queste successioni si è cercato di trasformare la percezione della scuola dall’esterno, ovvero darle una nuova immagine che dialoga serenamente con la natura.
Accessibilità ed autonomia.
Un punto centrale da risolvere nel progetto riguarda la distribuzione degli spazi e l’autonomia dell’ ampliamento. Il bando evidenzia la necessità al contempo di non costruire nuovi ascensori e di abbattere totalmente le barriere architettoniche. La scelta già spiegata di utilizzare due livelli sfalsati, senza un vero e proprio interrato, permette di assecondare le esigenze di accessibilità con percorsi lineari piani e inclinati, senza scale né ascensore.
L’atrio passante,nuovo ingresso della scuola, si articola in due diverse rampe: la prima in direzione dell’edificio esistente (a quota +0.90m) che prosegue verso il nuovo piano rialzato (+2.15m); la seconda, parallela al prospetto sud, per raggiungere il piano ribassato a quota -1,30m.
Questa articolazione, oltre ad arricchire la percezione dello spazio per rendere fluidi e continui i percorsi, garantisce la piena autonomia funzionale del nuovo edificio. Particolare attenzione si vuole porre sul livello inferiore. Ribassare il piano, in aggiunta ai benefici già citati sul risparmio di volume costruito e sul sistema dei percorsi, consente di aprire degli ambienti a stretto contatto con il parco. Infatti la sensazione che si vuole suggerire agli studenti ed ai fruitori è di essere in intima connessione con il verde (sensazione del tutto diversa di quella trasmessa da l’interrato della scuola esistente). Per ultimo è interessante sottolineare come il ballatoio che distribuisce gli ambienti a quota 2.15m si colleghi con la quota -1.30m attraverso una scala accessoria, che chiude il percorso e costituisce un uscita supplementare verso l’esterno (a ovest).
Massima flessibilità.
Il progetto è stato accuratamente configurato per adempiere al fabbisogno crescente di aule della scuola. Per questo, non solo si è dotato il plesso delle quattro aule richieste, ma si è voluto fornire a tutti gli ambienti una posizione ottimale per potersi unire o convertire senza nessuna difficoltà ed ulteriori spese. Si contano quattro cellule ad ovest dell’atrio di ingresso ed un grande spazio polivalente ad est. Le cellule, uguali ad entrambi i piani, sono pensate per ospitare tre aule al piano rialzato, con i relativi servizi igienici, ed una aula con la biblioteca al piano ribassato. A questo livello il nucleo dei servizi integra
un ampio vano per la centrale termica, che riunisce quelle già presenti nella scuola (accessibile dall’esterno in modo indipendente). Il grande spazio polivalente, richiesto da bando, affianca l’atrio a quota 0.00m. Questa scelta deriva non soltanto dall’evidente qualità spaziale e di accessibilità di questa funzione comune e rappresentativa della scuola, ma anche dalla volontà di dilatare ulteriormente l’atrio, in uno spazio pieno di luce immerso nel parco. In situazioni di particolare necessità questa sala può essere convertita in due aule supplementari, completamente accessibili e ben illuminate, senza modificare i percorsi di distribuzione realizzati. Anche la biblioteca, che in questa conformazione occupa due nuclei, può essere utilizzata per due nuove aule, o suddivisa per far spazio all’aula insegnanti, rimasta adesso all’interno dell’edificio esistente.