ristorante olmetto in milano
LA PIENA SINTONIA CON I QUATTRO SOCI E’ STATA IMMEDIATA: AL RISTORANTE COME A CASA. NON C’ERANO DUBBI, SI, MA QUALE CASA?
LA PRIMA CERTEZZA E’ STATA CHE IL PROGETTO SAREBBE DOVUTO ESSERE UNICO, IRRIPETIBILE, NON UN “FORMAT” MA UN ASSIEME BEN ORCHESTRATO DI TRACCE DEL PASSATO ED ESIGENZE CONTEMPORANEE ESALTATO DA ARREDI COLLEZIONATI DALL’IPOTETICO PADRONE DI CASA, PEZZI RECUPERATI E REINTERPRETATI, ILLUMINAZIONE PROGETTATA SU MISURA.
L’OBIETTIVO ERA CREARE UN’ ATMOSFERA SOFISTICATA E COLTA MA INFORMALE.
SIAMO PARTITI DALLO STUDIO DELL’EDIFICIO SETTECENTESCO IN CUI CI TROVIAMO, ED ABBIAMO DEMOLITO TUTTO QUANTO NEL TEMPO L’AVEVA RESO IRRICONOSCIBILE; SPOSTATO I BAGNI CHE OSTRUIVANO L’A VISTA DEL CARATTERISTICO CORTILE INTERNO, RISCOPRENDO L’ORIGINALE LUMINOSITA’ ; LIBERATO GLI ARCHI STRUTTURALI E L’ANTICO SOFFITTO IN LEGNO E, SCAVANDO 15 CENTIMETRI DI CEMENTO, ABBIAMO SCOPERTO L’ANTICO PAVIMENTO.
ORA LA BASE C’ERA, LE TRACCE DEL PASSATO. IL NUOVO : DOVEVA ESSERE RICONOSCIBILE MA BEN INTEGRATO.
UNA SEMPLICE VETRATA IN FERRO PER CHIUDERE LA CUCINA A VISTA, UN AMBULATORIO D’ACCIAIO E PIASTRELLE NERE, UN VOLUME NERO LUCIDO PER I BAGNI, CHE ALL’INTERNO SI ANIMANO DI ESOTICHE FRONDE ALLE PARETI.
FORME SEMPLICI E MATERIALI DELLA TRADIZIONE: ROVERE A SPINA DI PESCE PER IL NUOVO PAVIMENTO, OTTONE PER IL PARALLELEPIPEDO BAR, MARMO DI CARRARA PER I TAVOLI CON ANGOLARI INCASTONATI IN OTTONE PER PROTEGGERLI.
LA SCELTA DEI COLORI DIFFERENZIA GLI SPAZI, LE FUNZIONI E LE SUPERFICI, IL CLASSICISSIMO SMALTO GRIGIO MILANO PER I VECCHI SERRAMENTI, POLVEROSE SFUMATURE DEL CARTADAZUCCHERO, VERDE E TESTA DI MORO PER LE PARETI DEI DIVERSI AMBIENTI, RISCHIARATI DAI SOFFITTI CIPRIA E PUNTEGGIATI DA ACCENTI DI VELLUTI ACCESI , GIALLO SENAPE ROSSO SANGUE VERDE BANDIERA PER GLI IMBOTTITI E LE SEDIE DI MODERNARIATO RESTAURATE.
VARIAZIONI COSTANTI: UN VECCHIO TAVOLO ANNI ’50 DAVANTI ALL’AUSTERO CAMINO DIALOGA CON IL VICINO IN OTTONE E PLEXIGLAS DEGLI ANNI ’80, UN GRANDE SPECCHIO DECO’, CON A FIANCO UN’ APPLIQUES SPACE AGE, UN CLASSICO DIVANETTO PIET-POULLE CONTRASTA CON LA LAMPADA SCANDINAVA IN RAME.
L’ILLUMINAZIONE PROGETTATA PER DIFFONDERE LA LUCE DOVE SERVE, E’ MOBILE, OGNI LAMPADA PUO’ ESSERE FACILMENTE SPOSTATA ED APPESA NEL PUNTO ESATTO IN CUI SI TROVA DI VOLTA IN VOLTA IL TAVOLO
ALLE PARETI UNA COLLEZIONE DI PIATTI ANTICHI CON STEMMI SABAUDI, SI ALTERNA AD ALGIDE FOTO DI ARCHITETTURE CONTEMPORANEE
LA MISURA DEL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO STA TUTTA NELLA FRASE DI UNO DEI PRIMI AVVENTORI: “UN POSTO COSI’ PUO’ ESSERE SOLO QUI ED ORA”