Casa CSR
Casa CSR è un palazzo nobiliare sito nel centro storico di Ragusa in Sicilia nei pressi della Cattedrale e del Vescovado.
L’ edificio, nella sua totalità, fu costruito ai primi dell’ ottocento da parte di un’ importante famiglia locale. Nel corso del tempo sono stati effettuati numerosi rimaneggiamenti, i più invasivi intorno al 1940, in cui il palazzo è stato suddiviso e frazionato risultando oggi un incastro di diverse proprietà tra loro ancora imparentate.
L’ intervento di ristrutturazione si è concentrato su una porzione dell’ immobile che si sviluppa su quattro diversi livelli del palazzo: piano terra, piano ammezzato, piano nobile e piano sottotetto.
La struttura portante è in muratura, gli orizzontamenti sono costituiti da volte reali e da alcuni solai in ferro e agglomerato di pietra e gesso, gli ambienti del piano nobile sono sormontati da volte in canna e gesso.
La copertura è a falde inclinate costituita da una struttura lignea con manto di copertura a coppi e canali, su questa insiste un grande lucernaio in ferro che illumina il vano scala.
Stato di Fatto
A seguito dei numerosi rimaneggiamenti e superfetazioni l’ edificio risultava estremamente compromesso sia da un punto di vista spaziale sia da un punto divista distributivo: l’ accesso al palazzo era ed è attraverso un androne colonnato dal quale si snoda la scala che conduce ai vari livelli, sul retro alcuni vani adibiti a locali tecnici ed un piccolo orto giardino; al piano ammezzato una stanza adibita a studio e un locale lavanderia.
Il piano nobile, modificato fino agli anni ‘60 e ‘70, era caratterizzato da un lunghissimo corridoio che tagliava in due parti la casa obbligando l’ utenza ad una circolazione a senso unico; dal corridoio, attraverso una piccola botola, si accedeva ad una stanza nell’ ammezzato; al piano sottotetto tre stanze accessibili mediante una scaletta in pietra interna al piano nobile.
Progetto
Il progetto di ristrutturazione mira alla riqualificazione degli spazi e alla riorganizzazione dei percorsi orizzontali e verticali nel rispetto delle caratteristiche storiche e tipologiche di un palazzo ottocentesco in Sicilia.
L’ operazione principale che ha permesso di risolvere i problemi di distribuzione è avvenuta attraverso lo svuotamento di una porzione dell’ edificio in corrispondenza del corridoio preesistente al piano nobile e dall’ innesto di un nuovo collegamento verticale che si sviluppa dalla stanza del piano ammezzato, accessibile in precedenza solo da una botola nel corridoio, fino al piano sottotetto.
Fulcro del progetto è quindi l’ introduzione di una nuova scala leggera che genera nuovi percorsi distributivi, divide gli ambienti creando nuove spazialità pur mantenendo la tradizionale infilata di stanze tipica degli edifici ottocenteschi.
Inoltre l’eliminazione del lungo corridoio ha liberato al piano nobile una sala d’ ingresso e la rimozione della scala in pietra ha reso possibile un nuovo salone collegato in modo tradizionale alla sala da pranzo ed un altro salone.
La circolazione libera ha permesso l’ accesso diretto alla cucina e ad un bagno per ospiti e ha individuato una zona più riservata introdotta da un’ anticamera e una camera da letto con relativo bagno.
Attraverso la scala si può raggiungere l’ ammezzato e il piano sottotetto che ospita un salotto, una camera da letto e un bagno.
La scelta di realizzare la struttura della scala in ferro zincato con i gradini in lamiera forata ha permesso alla luce naturale di attraversare uno spazio verticale di quattordici metri dal lucernaio sul tetto fino alla sala da gioco sita nell’ ammezzato, sottolineando un netto contrasto con il peso della muratura piena.
Particolare attenzione è stata rivolta al recupero dei materiali esistenti, molti dei quali sono stati rimossi, catalogati e riassemblati in chiave contemporanea, come ad esempio gli infissi e le porte in legno, le lastre ed i gradini in pietra pece, le piastrelle in maiolica e le mattonelle di cemento stampato.
Gran parte degli ambienti è caratterizzata da un tappeto di piastrelle decorate di recupero miscelate a strisce con altre nuove monocromatiche; il resto degli ambienti è pavimentato con lastre di pietra asfaltica o pece posata a “correre”.
Gli arredi fissi su disegno risolvono le esigenze del nuovo abitare contemporaneo contenendo tutte le funzioni non previste in un edificio storico: una serie di volumi autonomi in legno colorato si integra con l’ involucro edilizio e con le nuove cromie delle pavimentazioni.
Negli spazi dei bassi al piano terra è stata progettata, seguendo le indicazioni della proprietà, una cantina in grado di contenere oltre mille bottiglie di vino.