Pied-à-terre di città
Tema
Conversione di un appartamento in casa di appoggio.
Condizioni
Separazione dell'ambiente di rappresentanza da quello privato.
Preziosità delle superfici verticali e a pavimento.
Scelte progettuali
Il tema progettuale affrontato è la “casa di appoggio”, ovvero una tipologia abitativa che si configura come un luogo con una doppia anima: da un lato un ambiente privato legato al soggiorno saltuario dei proprietari nella città di Milano, dall’altro un ambiente “pubblico” adatto al ricevimento nell’ambito dell’attività lavorativa.
La parete che si sviluppa dall’ingresso esaurisce con un unico linguaggio formale tutti i temi di progetto: divide in maniera inequivocabile, anche grazie alla sua componente geometrica, lo spazio privato da quello rappresentativo, incorpora le porte, le armadiatura e infine anche il blocco cucina.
Costruttivamente si configura come una boiserie rivestita da una preziosa carta da parati con finitura materica, le cui componenti si aprono e si muovono secondo necessità per svelare le attrezzature in essa contenute o la restante parte della casa.
In configurazione “casa” l’apertura dello spazio cucina consente la definizione di una condizione domestica, in configurazione “studio”, invece, la quinta teatrale della boiserie così definita, lineare, raffinata e materica, consente di ospitare al suo interno oggetti singoli di varia provenienza, epoca e fattura, come attori su un palcoscenico.
Anche il pavimento risponde a questa impostazione grazie ad un’unica superficie sui toni del verde in seminato alla veneziana.