Architettura Low Cost in Kenya, nuove aule per la scuola HolyFamily di Siongiroi
Architettura Low Cost in Kenya, Progetto di una scuola in auto-costruzione a Siongiroi, (Rift valley):
Il progetto presentato, nato al Politecnico di Torino come tesi di laurea dell'architetto Cattaneo, e poi realizzatosi concretamente,...ha come oggetto la progettazione di spazi educativi nell’ambito del villaggio rurale di Siongiroi nell'immensa savana del Masai Mara, in Kenya, e più in particolare nella scuola ‘Holy Family Siongiroi’. Intende dare il proprio contributo riguardo: l’utilizzo e l’organizzazione dello spazio, l’utilizzo di tecnologie costruttive tradizionali e di risorse locali, e l’introduzione di tecnologie passive, di tecniche di costruzione migliorate, favorendo la partecipazione.
Collaborazioni nell'elaborato:
-Francesca Defilippi: direttore del Centro di ricerca e di documentazione in ‘Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via di sviluppo’ del Politecnico di Torino.
-Gloria Pasero, dell'associazione Mattone su mattone onlus a nome di Roberto Mattone. ( http://www.mattonesumattone.org/asso.htm)
Il progetto finale presentato quindi, riguardante spazi educativi in un PVS, è un
progetto di sviluppo della comunità locale, e pone l’attenzione oltre che sui reali “bisogni” degli utenti, soprattutto sulla necessità di architetture che si confrontino con carenze di risorse economiche e tecnologiche. Un progetto che non impone dall’alto modelli organizzativi estranei alla cultura locale, ma che allo stesso tempo individui soluzioni innovative rispetto all’esistente.
Obiettivo primario di questo lavoro è quindi la realizzazione di ambienti scolastici, in armonia con il contesto, che sia un esempio di progettazione sostenibile a basso costo, che utilizzi materiali e tecniche locali in chiave contemporanea, che sviluppi idee high tech realizzandole con mezzi low tech, ma ad alto valore aggiunto, con particolare attenzione al comfort ambientale e al rapporto tra architettura e didattica.In particolare la ricerca ha portato alla scelta della terra cruda (blocco mattone) e del bambù. Grazie al lavoro di sperimentazione e di prove sul campo è stato possibile comprendere concretamente i limiti e le potenzialità dei materiali, per poterli applicare al progetto della scuola.
Utilizzando un espressione di Mario Botta: “Una cosa costruita è infinitamente più ricca delle idee, dei disegni, dei progetti, degli architetti stessi. La cosa costruita si arricchisce del rapporto della realtà.Si arricchisce della fatica del lavoro, delle compromissioni che rendono questa idea futuribile, e la rendono patrimonio, e testimonianza”.
Il progetto quindi non si è fermato alla carta, e ad oggi grazie al coinvolgimento di associazioni, professionisti e amici che credono nel progetto, si è evoluto in progetto esecutivo; durante l'anno infatti vengono effettuati viaggi lavoro per insegnare le nuove tecnologie alle maestranze locali costruendo le aule in progetto!
work in progress....
Visitate Il sito del diario di bordo del progetto e dei viaggi di lavoro cliccando qui..