Casa sociale per Caltron. Italy
Winner of the Giovane talento dell’architettura italiana 2016.
Il progetto che ha vinto il concorso ad inviti rivolto a progettisti under 35 ha dato vita alla nuova casa sociale per l’abitato di Caltron nel paese di Cles (Tn).
Questo luogo è un punto d’incontro per gli abitanti, dove bambini, giovani, adulti ed anziani possono incontrarsi, confrontarsi e fare crescere insieme l’identità della comunità. La nuova costruzione funge da trait d’union tra l’edificato storico ed il verde agricolo, ma allo stesso tempo si pone come limite all’espansione dell’abitato e quindi al consumo indiscriminato di suolo.
Il contesto delicato all’interno del quale si inserisce e l’importante ruolo sociale che ricopre un edificio di questo genere hanno determinato tutte le scelte architettoniche del progetto. Il nuovo volume è un sistema formato da un’architettura semplice, adagiata in modo naturale sul terreno e da un basamento poderoso che la sostiene.
L’edificio è compatto e proporzionato per garantire la continuità con il tessuto urbano della borgata. Un’architettura contemporanea che diventa parte del paesaggio e si fonde con lo sfondo dei meleti, fino a diventare una pre-esistenza familiare per le persone del paese.
La facciata, con il suo ritmo di pieni e vuoti scandito dai pilastri continua la successione dei meli senza alterarne tonalità e materia. L’edificio è realizzato completamente in legno; le facciate nord e sud sono rivestite con doghe verticali di legno di larice, mentre i fronti lunghi est ed ovest sono disegnati dalla scansione verticale dei pilastri anch’essi di larice. I serramenti sono arretrati e protetti dal piano di facciata per generare una continuità di rapporto tra interno ed esterno, oltre a mitigare l’effetto del sole nelle sale interne.
Il volume interrato sostiene ed avvolge tutto l’intervento con il suo lungo nastro monolitico in calcestruzzo lavato e colorato che abbraccia il parcheggio, il parco giochi e la casa sociale. Il porfido locale che emerge dalla lavatura del calcestruzzo armonizza la tonalità del muro con l’ambiente naturale del contesto. Un’ampia nicchia in legno che accoglie e protegge chi entra nell’edificio mitiga e alleggerisce l’autorevole presenza del lungo muro/ diga in calcestruzzo.
La distribuzione degli spazi interni risponde al programma funzionale definito dall’amministrazione pubblica in modo semplice e lineare. L’ingresso avviene direttamente nella sala riunioni, uno spazio completamente libero da ingombri, flessibile e modificabile in funzione delle esigenze; da qui, tramite tre porte scorrevoli poste sul lato nord si possono raggiungere tutti gli altri locali riscaldati: bagno, deposito e cucina. I due spazi principali, cucina e sala riunioni godono della presenza di ampie vetrate che garantiscono la continuità con gli esterni.
Salendo al piano superiore si arriva in un ampio belvedere coperto, da dove è possibile osservare il panorama dell’intera valle.