Ospedale del Mare a Napoli
Risultato di un progetto elaborato dallo studio di architettura IaN+, sono stati inaugurati nello scorso mese di marzo i nuovi spazi di accoglienza dell’Ospedale del Mare a Napoli. Una nuova piazza pubblica congiunge la città alla struttura ospedaliera accompagnando le persone all’interno di un edificio che distribuisce, intorno a una luminosa hall di ingresso articolata su tre livelli, funzioni di accesso e di servizio.
Incaricato nel 2004, IaN+ interpreta le linee guida fornite dal modello ospedaliero nazionale elaborato dall’architetto Renzo Piano nel 2001 su richiesta dell’allora Ministro della Salute Umberto Veronesi. Lo schema prevedeva la presenza di uno specifico ambito di accoglienza dedicato alla vita quotidiana che contemplasse un insieme di accorgimenti ambientali tali da aiutare il malato, così come i parenti e il personale di servizio, a stare bene psicologicamente. Dopo l’inizio dei lavori, avvenuto nel 2006, il cantiere ha subìto un lungo periodo di interruzione che si è in ne risolta con l’appalto a dato a Astaldi Spa.
Il progetto di IaN+ riguarda una piazza pubblica e una hall di ingresso che integra diversi servizi di accoglienza, realizzate nello scorso mese di marzo, oltre a un sistema di distribuzione dei percorsi di accesso alla struttura ospedaliera, attualmente in costruzione.
Il sistema di spazi di accoglienza del nuovo Ospedale del Mare di Napoli si evidenzia da subito per la presenza di un grande volume dalla forma rotonda e dalle super ci esterne rivestite con lastre colorate in cemento brorinforzato e vetro. Si tratta della hall di ingresso, direttamente accessibile dall’area metropolitane attraverso una piazza che si dispone linearmente lungo la strada di accesso principale no ad espandersi in corrispondenza della hall. Nella piazza la pavimentazione distingue un’area prossima alla sede stradale, realizzata con una pavimentazione industriale con rivestimento in resina e ciottoli verde alpi, da una più protetta caratterizzata da un rivestimento in lastre di grande formato più chiare in calcestruzzo e inerti naturali. Le due aree si compenetrano secondo una geometria variabile che comprende le panchine e disegna una sorta di paesaggio artificiale dal quale emergono, insieme agli alberi, le pensiline metalliche.
La hall o re al visitatore la percezione di uno spazio ampio e dinamico, che sfrutta l’impianto circolare per distribuire intorno ai percorsi principali una molteplicità di ambiti funzionali e di servizi. La direzione del percorso che dall’interno della hall conduce all’ospedale è ruotata di 30 gradi rispetto alle porte di ingresso. La giacitura delle scale mobili che collegano i livelli inferiori della hall ribadisce la stessa direzione. Gli esili pilastri metallici a sezione circolare scartano la regolarità della maglia strutturale e si dispongono liberamente nello spazio. L’intero volume, che si articola in profondità su tre piani, è raggiunto sia dalla luce che filtra attraverso la cortina di vetri colorati sui toni del blu e del verde sia da quella che, grazie a tre generose aperture circolari che forano disassate la copertura e i solai, invade obliquamente tutti i livelli della hall.
Questo intervento di IaN+ evidenzia alcuni dei temi più caratterizzanti il percorso che lo studio ha descritto nel corso degli ultimi anni attraverso una vasta serie di progetti, molti dei quali vincitori di concorsi internazionali. L’individuazione di
una soluzione formale raggiunta attraverso una leggera distorsione geometrica e concettuale. La riflessione sullo spazio pubblico. La ricerca di una seconda natura nei paesaggi artiflciali. La consistenza materica che, a partire dalle soluzioni costruttive, caratterizza le super ci e la luce che le colpisce.
La ricerca e la sperimentalità, delle quali IaN+ ha dato prova n dai suoi primi progetti e che ha saputo mantenere vive nel corso degli anni, trovano conferma nella realizzazione degli spazi di accoglienza dell’Ospedale del Mare di Napoli.
“Il cantiere della hall ha una prima fase costitutiva durante la quale vengono messe a punto le strutture portanti dei grandi orizzontamenti di solaio con le rispettive forature di diametro variabile ma quasi tutte di grande dimensione, in relazione agli elementi portanti verticali: per quanto possibile ridotti in numero e dimensione quelli in vista e più importanti e articolati quelli nascosti nelle porzioni opache delle partizioni interne.
L’obiettivo è sottrarre materia, carico gravante e ingombro nello spazio.
Le membrature metalliche dei due grandi lucernari sono così ridotte a esili piatti e aste trasversali perché sia l’assenza del telaio d’infisso a prevalere. I pilastri diventano cilindri snelli che scartano la maglia e si posizionano a sostegno di una corona interrotta e nascosta di setti radiali e perimetrali.”
Stefania Manna
“Il vetro, che riveste le pareti e che chiude un giardino interno, riflette la luce in mille modi costruendo ampie zone di luce. I tagli circolari riescono a costruire uno spazio piranesiano unendo visivamente i diversi livelli; oppure ricordano i tagli che Gordon Matta Clark fece al quartiere del Marais di Parigi quando fu demolito per far posto al Beaubourg. L’impressione è di stare in uno spazio molto luminoso e aperto dove i piani orizzontali e verticali diventano un piano unico che si deforma.
E per aumentare questa deformazione dello spazio i tagli circolari dei vari solai sono leggermente sfalsati tra di loro creando una sfocatura impercettibile che però ha la forza di destabilizzare la percezione del luogo.”
Carmelo Baglivo
“Il progetto per il nuovo Ospedale del Mare a Napoli è lo specchio della situazione italiana. Tra progetto e completamento sono passati molti anni.
In tutto questo tempo le nostre idee sono cambiate e siamo cambiati noi. Ma penso che il progetto abbia mantenuto intatte tutte le sue caratteristiche.
È un progetto importante per noi e penso che lo sarà anche per la città di Napoli.”
Luca Galofaro
Progetto architettonico: IaN+ (Arch. Carmelo Baglivo, Arch. Luca Galofaro, Ing. Stefania Manna)
Committente: ASL Napoli 1 Centro
Commissario ad acta: Ing. Ciro Verdoliva
Responsabile del procedimento: Ing. Enrico Campa
Direttore dei lavori: Arch. Antonio Bruno
Affidataria: P.F.P. Partenopea nanza di progetto S.c.p.a. Società soggetta a direzione e coordinamento di Astaldi S.p.A.
Direttore generale: Ing. Fabio Lucioli
Progetto strutturale: Ing. Biagio De Risi, Ing. Carmine Mascolo
Progetto impianti: Ing. Gioacchino Forzano
Prevenzione incendi: Ing. Giovanni Maione
Consulenza geotecnica: Ing. Filippo Cavuoto