CARTILAGINE
Considerazioni generali: Il sistema metropolitano della Grand Paris si estende come una rete omogenea di tessuti urbani spesso a bassa densità. Il carattere di sprawl urbano si incentra sul consumo esteso di suolo che nei nuovi ampliamenti di margine è principalmente di carattere agricolo.” Soils need to be conserved. They are non‑renewable resources and the loss of agricultural land has major impacts on biodiversity with the loss of valuable biotopes [ European Environment Agency, EEA Report No 10/2006] ”.
Considerazioni locali: I limiti amministrativi di Neuilly sur Marne si presentano senza soluzioni di continuità rispetto ai Comuni limitrofi. I punti chiave della città si trovano sparsi nel tessuto esistente. L’attraversamento tra i vari Comuni non viene percepito sensibilmente. Il tessuto urbano omogeneo crea una frustrazione urbana dovuta alla mancanza di riconoscibilità e ad una conseguente perdita del senso di appartenenza.
Strategia evocativa: il concept di progetto si basa su una analogia con la pratica medica nel caso dei riposizionamenti articolari.
Si lavora su due elementi distinti messi in relazione tra loro: una cartilagine intesa come tessuto urbano vuoto, elastico e permeabile con un alto grado di malleabilità e di resistenza individuato sui perimetri amministrativi; ed una placca rigida intesa come il tessuto urbano consolidato esterno alla fascia cartilaginea.
Il rapporto tra cartilagine e placca è fissato attraverso l’inserimento di perni nei punti chiave di frizione tra perimetri amministrativi. Questi governano la cartilagine costituendo di fatto delle connessioni strategiche di potenziamento delle giunzioni articolari.
Strategia applicativa: Si rileggono i tessuti urbani sui limiti amministrativi. Si unificano tutti i vuoti urbani esistenti (vuoti agricoli, parchi pubblici, aree dismesse, brownfields, parchi gioco, attrezzature sportive, ecc). si individuano i gradi di inerzia del tessuto urbano alla possibilità di modificazione strutturale fino al grado massimo di delocalizzazione delle strutture come inerzia minore. Si definisce un nuovo perimetro di cartilagine urbana vuota, come un cuscinetto di ammortizzazione tra le placche urbane interne. La cartilagine concentra in sequenza gli spazi di parco, bosco, campo agricolo, campo sportivo, parco-parcheggio, wetland, ed altre attitudini sostanzialmente non edificate con bassissimi gradi di impermeabilizzazione del suolo. All’interno della cartilagine si individuano i punti chiave come perni strategici di presidio del territorio intercomunale. I punti di presidio concentrano i programmi di sviluppo della città secondo le esigenze pubbliche e private, e ne concentrano l’edificazione. I punti chiave vengono contestualizzati secondo le attitudini locali.
Il sistema è applicabile su ciascun margine amministrativo.
ZONE UMIDE
Considerazioni locali: l’area di studio instaura un rapporto chiave con l’esondabilità della Marna. L’area soggetta ad allagamenti frequenti non trova un bacino di espansione e l’acqua si appropria della città secondo i livelli altimetrici da + 37 m. s.l.m al limite massimo di 40,33 m. s.l.m. Il carattere ambientale delle zone umide prossime alla Marna tuttavia è di alto valore ambientale e rappresenta una risorsa verso uno sviluppo urbano di simbiosi naturalistica.
Strategia applicativa: Si rileggono le curve di livello come stratificazione topografica dei livelli sondabili e si lavora sul ridisegno della morfologia territoriale. Si definisce un nuovo perimetro di sicurezza in grado di mantenere tutelate le nuove espansioni urbane in caso di esondazione. Si profila una nuova cassa di espansione costituita dagli allargamenti della sezione fluviale nelle fasce vuote cartilaginee ed una nuova riprofilatura dei terreni per livelli a crescere intervallati da vasche di ritenzione e bacini di fitodepurazione. Questi bacini di accumulo contengono le acque di prima pioggia e di dilavamento che in caso di maltempo si riverserebbero direttamente nell’alveo fluviale e ritardano il riversamento complessivo. Si definisce una catena di bacini di accumulo lungo la cartilagine come un sistema di microspugne in grado di accumulare fino a 242394 mc di acqua su tutta la cartilagine urbana e in dettaglio per l’area di studio fino a 22865 mc. Questa variazione legata agli intervalli stagionali delle precipitazioni crea un sistema alternato di wetland sui limiti urbani. Un sistema di dune in rilievo permette di delineare le tracce di terreno non sommerso all’interno delle wetland su cui disporre le passerelle con i nuovi percorsi ciclopedonali di fruizione del sistema ambientale.
Si ottiene un nuovo anello chiuso come un cuscinetto vertebrale tra una città e l’altra.
PUNTI CHIAVE
Considerazioni locali: La cartilagine crea una dorsale vuota sul perimetro circolare della città e attraversa i punti di intersezione dei limiti amministrativi. I punti chiave possono diventare propulsori economici per la gestione parallela e il recupero dei sistemi ambientali.
Strategia applicativa: Nei punti di intersezione intercomunale si inseriscono i perni costituiti dai punti chiave di presidio della città. Si definisce un sistema di piastra topografica in grado di rileggere le opportunità del contesto e di riconnetterle in un unico presidio. Si definisce il programma di stratificazione di usi e lo si immette nella piastra attraverso punti di alta densità con edifici a torre e fasce di bassa densità con edifici in linea sulle estensioni lineari della piastra. L’ambito di interconnessione diventa il nuovo spazio urbano ad un livello rialzato, nuovo connettore delle parti della città, nuovo densificatore degli usi pubblici e privati, nuova porta di ingresso al parco delle wetlands. Si delinea un sistema abitativo in stretta connessione con le variazioni stagionali, con le fluttuazioni dei livelli di piena, con le ripercussioni sui sistemi vegetali e sui caratteri del paesaggio. La piastra governa tanto il tessuto urbano quanto il nuovo sistema paesaggistico. Il presidio funziona da propulsore economico grazie alla capacità di investimento privato in un’area di alto interesse ed allo stesso tempo instaura un circolo di sinergie per lo sviluppo e la gestione del patrimonio naturalistico. Si concentrano le funzioni di parcheggio scambiatore, hub intermodale, piattaforma panoramica, landscape bridge, piazza pubblica, stazione autobus, stazione linea tram di collegamento alla Rer. L’edificio presidio si appoggia come le dita di una mano nei punti di connessione alla città e le estremità si alzano a diventare elementi segnalatori e di avviso delle attività concentrate nell’edificio (disponibilità parcheggi, orari dei mezzi pubblici, segnalatori di accesso al parco delle wetlands, segnalatori di qualità ambientale, divulgatori, sistema segnalatore del porto, ecc..). L’impermeabilizzazione dei suoli dovuta alla piastra alimenta i bacini di allagamento e di fitodepurazione distribuiti nella fascia di cartilagine urbana.