Il progetto del Magazzino 471 affronta la ristrutturazione di un edificio agricolo ampliato in tre fasi distinte a partire dal 1908, anno in cui nacque come canapificio, fino al 1970 in cui venne riconvertito a stalla. Il progetto si inserisce in una più ampia ricerca di recupero degli insediamenti agricoli di presidio della campagna ferrarese. I recenti eventi sismici di elevata intensità ci inducono a prendere atto della loro vulnerabilità e nella necessità di intervento urgente si legano ad un loro recupero, non solo strutturale, ma anche volto ad un mantenimento strategico nel tempo a venire, a fronte di un cambiamento costante delle pratiche agricole contemporanee.
L’edificio presenta tre campate interne divise da due pilastrature racchiuse in una nuova camicia in c.a. Il doppio shed rivolto verso est in copertura permette l’ingresso del vento nella sua direzione principale e ottiene inversamente lo sfruttamento di un estrattore naturale d’aria in assenza di vento.
Il tetto in pannelli grecati di lamiera grigia riflette il colore del cielo e diventa mimetico col variare della luce filtrata dai filari di pioppi cipressini.
La forometria di progetto prevede la regolarizzazione delle aperture progressivamente tamponate sul fronte ovest, regolarizzando il prospetto in coerenza alle partiture strutturali delle pilastrature. I rinforzi strutturali interni hanno previsto una platea superficiale a terra in C.A. di riconnessione delle strutture in elevazione verticale.
Il restauro con parziale ristrutturazione dell’edificio oggetto di intervento comporterà la rilettura di una parte significativa della corte dando al volume della stalla magazzino una definizione architettonica attualizzata.