Hanoi
L'importanza della componente architettonica del progetto, ai fini del risultato e della valorizzazione dei luoghi, richiede si gestisca da subito una linea operativa che misuri le realizzazioni tecniche al bisogno di tutela delle funzioni d'uso e del valore del paesaggio. In questo scenario, assume ancora più rilevanza la ricerca nel campo delle soluzioni compatibili, tanto in termini di utilizzo/gestione, quanto in quelli di impatto/valorizzazione dell'esistente. Interpretando le finalità del concorso, il progetto rivolge il proprio interesse tanto alla valorizzazione dei caratteri della città storica espressi dall'area di intervento, e condensati in essa, quanto alla messa in luce di una centralità urbana di grande evidenza, che tragga significato dalla natura stessa della antica città e che, quindi, metta in relazione una nuova offerta di attività culturali con le possibilità economiche legate allo sviluppo dei settori commerciale e turistico. Articolandosi nell'intera area di intervento (la porzione di centro storico che affaccia sul lago Hoan Kiem, la piazza Dong Kinh Nghia Thuc, il primo tratto della via Dinh Tien Hoang e la via Hang Dao), natura e forma delle strutture progettate variano di luogo in luogo, configurando parti di un paesaggio urbano ampio e vario. In questa complessità, tuttavia, limitata ed essenziale è la gamma dei materiali impiegati per la realizzazione degli elementi del progetto. Nella sostanza, il bamboo e l'acciaio compongono le forme del progetto in elevato, e la pietra le superfici del suolo.
Un paesaggio esterno catturato tramite la trama delle strutture si contrappone un paesaggio interno dato dalle superfici pedonali coperte e ombreggiate.
Il progetto prevede edifici dalle forme generatrici elementari, indotte dalle giaciture della città. Le forme in pianta sono il rettangolo (o pseudo-quadrato) sotto il quale vive la piazza coperta al bordo del lago Hoan Kiem, e il segmento longitudinale della strada-galleria, che mette in relazione e compone la parte centrale della città. Il tutto nella ricerca di un insieme di elementi architettonici in dialogo con gli elementi naturali, motivata degli obiettivi stessi del concorso di idee, rivolti alla riqualificazione ambientale, urbana, architettonica, nel rispetto della presente natura commerciale e artigianale della città, così intimamente legata al significato dello spazio pubblico e alla ricchezza d'uso dei luoghi.
Un edificio (o un insieme di edifici) simile deve assumersi il ruolo attivo nella composizione della città. Così, una delle caratteristiche essenziali delle strutture progettate sul campo del disegno della città è la loro dimensione e, quindi, il suo essere un potente dispositivo di produzione e di lettura dello spazio. Il loro ruolo consiste non tanto nel carattere di eccezionalità o nella monumentalità delle proporzioni, quanto nell'essere un efficace meccanismo di chiarificazione dello spazio, nel senso di una riduzione di quest’ultimo ad una struttura di relazioni evidenti.
Si potrebbe affermare che tra gli obiettivi primari del progetto poniamo quello di conservare la ricchezza di articolazione urbana mantenendo una definizione volumetrica semplice e una relazione di masse con oggetti analoghi presenti nel territorio.
L'edificio progettato, collocato nel sedime indicato dal bando, vuole integrarsi organicamente nell'ambito presente circostante, usando materiali e tecniche ma compatibili con le tradizioni locali;
La progettazione dell'edifico è stata condotta, fino dai suoi presupposti, nella convinzione che dovesse contenere tutti gli elementi in grado di ridurre al massimo le limitazioni che impediscono la piena e sicura fruizione degli spazi. Tutte le sue parti sono sempre e comunque accessibili e prive di limitazioni fisiche e barriere architettoniche. Non è presente alcuna interruzione di quota nello svolgersi dei percorsi, e nelle sistemazioni al suolo i modesti dislivelli vengono adeguatamente integrati da sistemi di compensazione di quota. La presenza di strutture e installazioni puntuali viene segnalata anche tramite l'inserimento di indicazioni braille a pavimento.
La percezione sensoriale degli spazi esterni di accesso viene integrata mediante la piantumazione di essenze arboree, anche in grado di attenuare il soleggiamento estivo, a beneficio del bilancio termico dell'edificio. Le strutture sono progettate secondo criteri di reversibilità. Dove con reversibile si intende un intervento che dopo aver completato la propria storia (cioè, nel caso specifico, al termine della vita del manufatto architettonico e alla sua dismissione a seguito dei variate condizioni dei luoghi), possono essere eliminate riportando i luoghi nell'aspetto iniziale senza che ciò comporti cambiamenti significativi nel contesto.
Così, la scelta dei materiali costitutivi pone al centro il bamboo, nella sue diverse possibilità di utilizzo.
Bamboo is a collective name for different species of giant grasses. It is estimated that 60–90 generae of bamboo exist, comprising approximately 1100–1500 species. These species come in various sizes and forms. Bamboo mainly grows in tropical regions of Asia, Latin America and Africa. Bamboo has a very efficient natural structural design; because of the hollowness and the fibers in longitudinal direction, less material mass is needed than in case of materials with a massive section, e.g., timber. In terms of load-bearing mass, as with all tubular elements, bam- boo functions as an I-shaped cross-section, in each direction it is loaded, whereas other cross-sections are most efficient in one or two directions. Due to the favourable mechanical properties, the high flexibility, the fast growing rate, the low weight and the low purchasing costs, bamboo is a building material with many opportunities. It can be used in many applications; from very traditional handicraft, to products that are completely industrialised. Some bamboo species can very well be used in supporting structures as the very high bamboo scaffolds against Eastern skyscrapers demonstrate. Bamboo is also used in the paper, food and evidently in the building industry. Bamboo sticks are strong, lightweight, flexible, economical and handy to build. It is widely used in the building and construction industry for repairing, decoration, sign erection and slope maintenance works.
Il progetto individua, in estrema sintesi, tre ambiti di intervento specifici, per i quali propone tre distinte soluzioni.
A nord, la via Hang Dao viene coperta da una struttura continua che la ombreggia nella stagione calda e che preserva le caratteristiche fisiche della struttura di bamboo, ma che si propone completamente indipendente dalla complessa geometria delle forme delle facciate. La strada commerciale diventa un asse di collegamento sostanzialmente pedonale e la nuova struttura ospita sulla copertura una centrale solare costituita da pannelli fotovoltaici collocati sulle falde inclinate. Ovunque nel mondo, l’esperienza diretta del territorio tramite percorsi pedonali è una strategia che appare in grado di rilevare e sciogliere alcuni nodi della situazione contemporanea che vede sostituire alle varie forme di identità comune la cattiva prassi della gestione dello spazio pubblico urbano praticata per sottrazione e non per somma. Sottrazione del dominio pubblico, del ruolo rappresentativo degli edifici, del valore del tempo nella costruzione della città. La congestione urbana è spesso fatta di divieti e di negazioni, di privazioni, di occlusioni. In questo senso, la proposta si offre come un materiale producibile e governabile dal punto di vista dell’architettura, mediante l’esplorazione del rapporto tra estensione e dispositivi monumentali e spaziali, anche minimi. Esplorazione che bene può essere condotta lungo il percorso che dalla via Hang Dao, conduce alla piazza Dong Kinh Nghia Thuc, e alla promenade Dinh Tien Hoang sul lago Hoan Kiem.
Nella piazza Dong Kinh Nghia Thuc , liberata dalla fontana (ricollocata nella prossima via Le Thai To), viene composta una pavimentazione che traccia la figura di un carapace, elemento zoomorfo, ma geometrico. Il grande guscio di tartaruga si pone centrale e distribuisce e descrive lo spazio.
Il pavimento è costituito da massetti autobloccanti (paving brick) colorati, posati su strati di malta cementizia e cemento gettati su letto di sabbia, secondo una tecnologia in uso per le pavimentazioni di superfici esterne.
Sul bordo del lago Hoan Kiem il progetto sceglie di collocare l'oggetto di maggiore evidenza e dimensione, una grande copertura in struttura metallica tamponata da pannelli di multristrato di bamboo nei quattro pilastri di base e da una superficie di rivestimento composta da sottili culmi di bamboo accostati.
Le caratteristiche del materiale impiegato sono note anche in occidente: ha bisogno di una ridotta quantità d’acqua per nutrirsi e la sua crescita è molto veloce. Per tale motivo si può considerare una risorsa estremamente rinnovabile. Inoltre, il bambù ha un’ottima resistenza al fuoco grazie all’acido di silicio contenuto nella corteccia esterna, che contribuisce a ritardarne la combustione. Il tempo di innesco della combustione è molto più lungo di quello del legno e produce fiamme soltanto ad elevatissime temperature, e i diaframmi presenti all’interno del culmo costituiscono una barriera tagliafuoco. In fine, è un materiale che, per via della propria elasticità, fornisce, se applicato nella realizzazione di strutture, elevate prestazioni antisismiche.