House MM
La casa sorge alle pendici del Campo dei fiori, in una magnifica posizione che abbraccia la conca del Lago di Varese e dalla quale lo sguardo va oltre la sponda ovest del Lago Maggiore, verso l’arco Alpino, dal Monte Rosa al Monviso.
L’edificio si dispone nella proprietà in cerca del sole e della vista migliore. Un semplice manufatto, contenendo il terreno declinante, definisce alla quota superiore il piano della fondazione, mentre al livello inferiore individua i posti auto (1), un locale di deposito (2) e la zona destinata all’area ecologica (3).
Una ‘rotazione’ impressa al volume originario genera in pianta un’impronta trapezoidale, il cui senso si trova nella volontà di inquadrare il paesaggio lacustre e anche di permettere l’affaccio al sole del sud del soggiorno (4), della loggia (5) e delle camere da letto (6).
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Il percorso di accesso svela progressivamente il semplice volume della costruzione conducendo all’ingresso, situato sul lato settentrionale e indicato da una piattaforma sporgente.
La piattaforma sporgente, sorta di “anta scorrevole”, nel segnalare l'entrata dell'abitazione libera alla luce le aperture dell’ingresso, del bagno di servizio e del locale tecnico.
Sotto: particolare dell’ingresso, in parte rivestito in legno di larice non trattato con in evidenza a sinistra lo spazio per la legnaia.
A nord si collocano i locali tecnici e di servizio, mentre gli spazi di vita si dispongono a godere della luce del giorno, con ampie aperture fisse e ante apribili protette da schermature solari a lamelle mobili. La zona giorno è protetta a sud-ovest da un loggiato; un particolare dispositivo architettonico consente di illuminare le parti più profonde del soggiorno.
L’involucro definisce un volume semplice e stereometrico, segnato dalle aperture vetrate e dalle incisioni dell’ingresso e della loggia.
Sul fronte est, 3 aperture vetrate di diverse dimensioni dialogano con l’ampio ingresso a destra e con il pluviale scultoreo a sinistra.
La casa ha struttura in legno e impiega materiali naturali ovunque possibile. L’isolamento è in fibra di legno, i pannelli di finitura in gesso-fibra, le tinteggiature sono a base di calce così come le finiture della cucina e dei bagni in tadelakt. L’efficienza energetica elevata e l’impiantistica di avanguardia consentono scelte radicali, come ad esempio la rinuncia alla fornitura di gas metano: piastre a induzione sostituiscono i fornelli in cucina e una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico sostituisce la tradizionale caldaia.
Sotto: particolare dell'ingresso.
Sotto: particolare della loggia, scrigno di luce e legno.
Sotto: particolare dell’ingresso, dialogo materico e cromatico tra intonaco bianco e legno.
Gli interni sono racchiusi da 3 elementi materici: legno, calce, vetro. Il soffitto è in legno x-lam con finitura a vista e sbiancato con impregnante a base di calce. Il pavimento è in rovere leggermente spazzolato e oliato. Il bianco calce impera ovunque, tranne sulla parete trattata con grassello di calce e cera naturale che accoglierà la cucina (a vista sul soggiorno).
Le aperture inquadrano il paesaggio esaltando la vista del lago e dei boschi che costituiscono l’intorno prezioso della casa.
La grande vetrata a sud che mette in comunicazione il soggiorno e la loggia, è costituita da una parte fissa al centro e 2 ante apribili ai lati.
Alla loggia si accede anche da una delle 2 camere minori.
La loggia, vera e propria “stanza all’aperto”, è completamente rivestita in legno di larice non trattato.
Il corridoio ha generose dimensioni in larghezza per poter contenere una parete attrezzata in sostituzione dei singoli armadi all’interno delle camere; in questo modo le camere accolgono unicamente i letti e le scrivanie per lo studio.
Anche nei bagni i materiali sono ridotti all’essenziale: legno, calce (tadelakt) e vetro. Il colore naturale del tadelakt, il legno, la minimizzazione delle componenti metalliche, il bianco dei sanitari: tutto contribuisce a dotare anche i bagni di quella luminosità e calore che è il vero cuore della casa.