Palazzo Orlandi
Una dimora del diciottesimo secolo dalla doppia anima.
L’intervento di restauro di questa dimora del tardo diciottesimo secolo dimostra come sia possibile la convivenza tra l’interior design più contemporaneo e la memoria che ancora oggi questi ambienti custodiscono e raccontano poeticamente.
Fin dall’inizio il progetto è stato pianificato con lo scopo di cercare una doppia anima. Da una parte il desiderio di un intervento semplice, minimale; ovunque ove il decoro era parzialmente perso era accettato come il tempo lo ha restituito, i vecchi pavimenti sono stati salvati e preservati, gli antichi rivestimenti sono tutti originari, mantenuti nel loro fragile splendore. D’altra parte, la forte volontà di introdurre elementi di una contemporaneità non stereotipata, capace di mescolare elementi semplici, quasi sempre oggetti rinvenuti nei mercati europei, con pezzi di famosi designers internazionali, adatti a creare un mix intimo e allo stesso tempo non precostituito, tipico di una casa vissuta.
Tutto può essere tolto, ricollocato, rivisto, senza snaturare l’antica dimora, che in questo modo si trasforma col tempo pur rimanendo testimone di un passato speciale.