L'idea progettuale nasce dalla riflessione su come un'opera costruita dall'uomo possa inserirsi in un contesto naturale di forte impatto emotivo e sensoriale offerto dall'ambiente dolomitico delle Pale di San Martino.
La nuova struttura definisce un legame diretto con la morfologia del luogo, con l'obiettivo di accompagnare lo sguardo del visitatore verso le catene montuose circostanti.
La presenza del pendio di Punta Rolle a ridosso della struttura esistente ha suggerito l'idea di costituire un solo piano fuori terra contenente l'alloggio del custode e le camere da letto, garantendo con la copertura verde il collegamento diretto e la mitigazione ambientale con la montagna; ad est il volume trapezoidale contenente la zona pubblica di ristoro inquadra con un’ampia vetrata il Cimon della Pala.