L’idea di progetto nasce dalla sintesi tra il ruolo che l’architettura dovrà assumere per il contesto urbano in cui si inserisce e l’ambito culturale con il quale si dovrà integrare accompagnando la continua metamorfosi delle abitudini sociali caratterizzanti la contemporaneità. L’edificio inserendosi nel limite tra il tessuto urbano a nord dell’area di progetto e il nuovo parco “La biblioteca degli alberi” diventerà un punto di congiunzione tra il costruito e le aree verdi, in grado di offrire un contributo fondamentale allo sviluppo della città pubblica integrata con la possibilità di far convergere le occasioni di incontro, scambio, conoscenza, condivisione, dialogo e partecipazione quali obbiettivi costituenti un progetto di architettura a servizio dell’uomo.
La chiarezza formale e distributiva mostrano l’attinenza del progetto all’interpretazione delle richieste del bando nella ricerca di un rapporto diretto con il parco e nella flessibilità degli spazi e delle funzioni interne.
Fuori una composizione volumetrica di forme pure e rigorose definita da una sequenza di rapporti netti tra pieni e vuoti tali da evocare la volontà di integrarsi con l’intorno e creare un continuo dialogo con il parco grazie all’utilizzo di ampie vetrate.
Dentro forme di organizzazione indipendenti dalle diverse funzioni, caratterizzata dalla flessibilità, integrabilità e facilità di modifiche adattandosi alle mutabilità degli usi nel tempo o nell’arco della giornata grazie alla concezione strutturale a pianta libera. Elementi strutturali chiaramente percepibili che mostrano la propria essenza materica nella caratterizzazione degli spazi interni. La prefabbricazione quale scelta costruttiva oltre a definire le scelte architettoniche e strutturali potrà garantire tempi costruzione e costi certi già in fase preliminare incidendo in maniera positiva nell’economia dell’intera opera. Il nuovo edificio diventa un esempio di sviluppo delle tecniche costruttive contemporanee, in quanto all’utilizzo di energie da fonti rinnovabili si aggiunge l’impiego di materiali da costruzione bio-ecologici tali da contribuire la sensibilizzazione culturale verso l’uso di materiali per certi aspetti dimenticati ma in grado di migliorare la qualità degli ambienti interni oltre che a favorire, sia da un punto di vista della gestione economica che di impatto ambientale, il ciclo di vita dell’edificio.