POGGI MUSEUM | Museo per la città di Firenze
“Se nell’arte da me esercitata avessi sognando (dico sognando) potuto fare un vuoto, avrei invocato dalla Provvidenza di possedere la potenza architettonica del Brunellesco, a preferenze di quella di Michelangiolo”
(G.Poggi, Ricordi…,1909, p. 441)
Il progetto è dedicato a Giuseppe Poggi, in occasione del 150° anniversario della proclamazione di Firenze a Capitale del Regno d'Italia. A quest’Architetto l’onore e l’onere di trasformare una città rinascimentale nella Capitale d’Italia. Ancora oggi il segno deciso, rigoroso e monumentale dell’architetto di Scuola Fiorentina, persiste nell’identità della Sua città. Il vecchio tratto delle mura cittadine, sostituito dal Poggi con il grande tracciato dei Viali che unisce le vecchie polarità della città e si apre verso il centro, cuore della cultura e della storia che aspiravano a diventare la centralità di una nazione appena nata.
L’opera si inserisce in un contesto molto importante per i fiorentini, all’ingresso del Parco delle Cascine, obiettivo fondamentale, quello di approfondire e marcare il rapporto tra la città e il parco, tra la città e il mondo.
Il lavoro sul tema unificatore della “Porta Urbana”, da sempre luogo chiave per la città, luogo di arrivo per i forestieri, di apertura verso il mondo esterno, luogo di profonda storia, un luogo filtro, capace di una selezione poetica della vista rintracciabile osservando attraverso le vecchie porte cittadine lasciate dal Poggi intatte, moniti di una memoria storica, fatta di pietre, fatta di vuoti nel pieno.
Il progetto riunisce tali caratteri e se ne appropria, sviluppandosi lungo l’asse maggiore del Parco delle Cascine, composto da due ali separate funzionalmente, dove al loro interno troviamo tutti gli spazi museali, una caffetteria, un blocco per laboratori didattici ed uffici direzionali ed infine un auditorium. Le due ali, scisse, sono riunite da una loggia che si propone come la nuova porta urbana, uno spazio dinamico, di passaggio di accesso alla città di ingresso alla piazza creata dall’edificio che abbraccia al suo interno il parco.
L’edificio tenta di racchiudere in se stesso tutti i caratteri dell’architettura come simbolo del luogo: la massa intesa come forza propria della Firenze antica, rappresentata dalla potente muratura rivestita in travertino toscano all’esterno, dai setti che creano il porticato e delimitano lo spazio attorno alla piazza interna.
L’architettura del Museo Poggi è una composizione rigorosa di spazi, l’ala dell’edificio destinato agli spazi museali è caratterizzata dal volume dove al suo interno trovano spazio le sale espositive, anche qui il tema di percorso, di porta urbana di preesistenza monumentale, emerge con il susseguirsi di spazi aperti destinati all’esposizioni permanenti, lungo le alti pareti laterali, una continuità interrotta da volumi scavati nella pietra delle esposizioni temporanee. Ricordo dell’opera compiuta dal Poggi nel trattamento delle antiche preesistenze urbane.