“L'ABBRACCIO DELL'INQUIETUDINE”
THE MEMORIAL
La memoria è la capacità di conservare le informazioni nel tempo.
Una delle capacità più importanti nell'uomo.
Perdere la memoria significa perdere la propria storia e identità
Il progetto per il concorso internazionale d'idee "BOLOGNA SHOAH MEMORIAL COMPETITION" promosso alla Comunità Ebraica di Bologna, Unione delle Comunità Ebraiche in Italia, Ordine degli Architetti P.P. e C. della Provincia di Bologna, vuole essere un’esperienza emozionale priva di immagini mediatiche, un’esperienza da ricordare e per far ricordare.
Nella nuova "piazza" tra le vie Matteotti e Carracci, ci si trova davanti ad un involucro 6 x 6 x 5 m, costruito da una struttura portante in metallo ancorata a terra e rivestita di lastre leggere HPL di colore nero con superficie “graffiata” in modo irregolare. Un “oggetto” scuro, massivo, dall’espetto pesante ed "inquietante". Un “oggetto” estraneo ed anomalo in un luogo pubblico, dove la gente di passaggio andrà a sbatterci contro. Uno squarcio sulla facciata, come una ferita, rappresenta l’unico accesso all’interno e attirerà ad entrarvi. Qui è l’inizio di un percorso obbligato a spirale, dove la luce si fa sempre meno e lo spazio si riduce sempre più, quasi fino a scomparire.
Un abbraccio dell’inquietudine.
Un “oggetto” con un percorso interno che nell’insieme evoca gesti di rabbia, il venir meno delle speranza, della libertà della vita… la quasi certezza della morte e la tenuta speranza della sopravvivenza, ovvero quanto provato da coloro che hanno vissuto o sono stati sterminati dalla Shoah.
Arrivati ad un limite (oppressi dallo spazio più basso, stretto e buio del percorso) si entra in una stanza dove lo spazio si apre verso la libertà del cielo e la luce ritorna forte ancor più perché riflessa dal bianco candore delle pareti.
Ci si ferma, si riflette lontano dal "fuori" e vicino al "dentro".
Con più serenità si ripercorre a ritroso lo spazio già vissuto, prima sconosciuto, ora sicuri di ritornare alla tranquillità di dove si è partiti…