Capri Suite
Capri Suite è situata nel cuore dell'antico borgo di Anacapri, negli spazi un tempo annessi al convento della chiesa di San Michele.
Vivere Capri nella sua autenticità, riscoprendo gli aspetti più caratteristici dell'isola è stato il punto di partenza del progetto dell’architetto napoletano Giuliano Andrea dell’Uva per Caprisuite, una maison de charme che riserva ai propri ospiti i servizi e l'accoglienza di una suite d'albergo. L'antica struttura, che sorge nel cuore di Anacapri, un grazioso borgo situato ai piedi del monte Solaro, è situata negli spazi un tempo annessi al convento della chiesa di San Michele.
La loggia, che affaccia nella deliziosa corte interna e che un tempo collegava la chiesa di San Michele al convento, è oggi lo spazio in cui viene servita la prima colazione: il muro in pietra viva trattato a calce bianca - tecnica tipica delle architetture isolane - rivela la stratificazione della struttura nei secoli. Il contrasto è dato dagli arredi, icone del design della metà del novecento disegnati da Gio Ponti e dal giallo limone, tema cromatico della maison. Un basso passaggio nella muratura collega la loggia al salone, il contrasto tra l'antica struttura ed il nuovo intervento è deciso, forte.
Gli originari colori a calce, nelle varie sfumature di azzurro o verde acqua, rinvenuti sotto vari strati di pitture, fanno da sfondo ai moderni arredi, creando un suggestivo contrasto stilistico. Sulla scrivania del 1958, disegnata per gli stabilimenti Olivetti di Milano, l'opera-performance del fotografo napoletano Luciano Romano, che, rappresenta un tentativo - dell'artista - di riconciliazione tra la città di Napoli ed i propri abitanti; nel salone di Caprisuite, un gioco prospettico riflette l'opera in una serie di vecchi specchi posizionati nella parete di fronte, che si trasformano, agli occhi di chi vi si specchia, in finestre aperte sul mare. Alle spalle del divano di lino ritorna il tema cromatico del giallo, con l'opera di Gaetano Pesce posizionata su un poggio in ferro; una porta immaginaria rompe la parete ed il cromatismo forte dell'ambiente, di fronte un tavolino basso degli anni 70 disegnato da Paolo Piva ed una vecchia sedia da giardino degli anni '60.
Dal salone si accede alle due suite, una più piccola con affaccio su un giardino, era un tempo una cucina di cui si apprezza il soffitto a volta caprese colorato a calce, sul letto a baldacchino della fine dell'800, un copriletto dipinto a mano realizzato dalla storica azienda napoletana dello stilista Livio de Simone, che riprende i disegni di una collezione presentata a Moda Mare Capri nel 1972, il tessuto in lino, sempre di Livio de Simone, ritorna nel bagno attiguo, intrappolato nel vetro fungendo da rivestimento ad una parete. L'altra suite, più grande, si affaccia sulla corte interna: un letto con baldacchino minimale con copriletto dello stesso tessuto di Livio de Simone, in diversa variante di colore. Sfruttando lo spessore dei muri e'stata ricavata una vasca in cemento dove potersi abbandonare dopo una lunga giornata di mare, o d'inverno, con il camino attiguo in ferro, acceso. Ciò che sorprende l'ospite di questa stanza è la grande sala da bagno ricavata nell'antico loggiato del chiostro della chiesa di San Michele: affreschi neopompeiani sono emersi dalla muratura e contrastano con la grande doccia in resina color antracite.
Particolare della struttura è indubbiamente il cortile, che ricorda quelli che dei vecchi palazzi in Spagna o in Grecia, uno spazio nato nei secoli dalla stratificazione degli edifici confinati. Come in una macroscopica libreria alta piu di otto metri, sono posizionati vasi con agavi e fichi d'india, tipiche piante spontanee dell'isola. Uno spazio dove poter leggere tranquillamente standosene sdraiati su un vecchio letto o su una seduta disegnata da Verner Panton.